di David Colzi. Foto: Gabriele Bellini.
dicembre 2014
Ylenia Dimilta, avvocato con studio legale a Pistoia e consigliere comunale con delega alle politiche giovanili svolge anche, da diversi anni, l’attività di arbitro Fgc di calcio. Essendo «appassionata di questo sport», come lei stessa si definisce, si dedica a far rispettare le regole nel campo forse più difficile, il prato verde dove si pratica il gioco più amato e più discusso dagli italiani. Compito arduo per tutti i direttori di gara, ma che richiede un supplemento di autorevolezza e competenza quando è svolto da una giovane donna. Ylenia ha iniziato, come tutti gli aspiranti “fischietti”, con un corso di tre mesi presso la sezione pistoiese dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri) e poi, superato l’esame, ha fatto il suo esordio sul campo da gioco. «Purtroppo sono arrivata un po’ tardi a questo sport» ci dice Ylenia «perché come chi gioca in una squadra, è bene cominciare da giovanissimi. Io ho iniziato a 21 anni, quindi sono nell’ambiente da quasi 9 anni». Parlando dei suoi impegni sportivi, ci rendiamo conto che il ruolo dell’arbitro richiede molto impegno, con allenamenti 3 volte la settimana, per arrivare alla partita della domenica, mentre ogni lunedì ci sono le assegnazioni di gara.
Ylenia da 3 anni è diventata assistente arbitrale (cioè guardalinee) e ora si occupa delle categorie Promozione e Eccellenza; ciò comporta allenamenti mirati per sviluppare resistenza e velocità. Insomma, la sua è un’agenda piena di impegni: i suoi cari che dicono? «Mia mamma all’inizio era perplessa» ci dice sorridendo Ylenia «perché giustamente pensava che una figlia dovesse indossare le scarpette da danza e non quelle con i tacchetti, che per giunta sono spesso sporche di fango.» E le amiche? «Sono sorprese dalla mia passione, soprattutto quando vedono quanti sacrifici sono richiesti, che poi sono gli stessi di un calciatore. Pensi, ad esempio, che ogni volta che c’è una partita, il sabato sera non si può fare tardi». Ylenia è anche molto attiva nella sezione AIA di Pistoia, dove ricopre il ruolo di vice-segretaria, «è una grande famiglia» ci dice. Di questa realtà associativa, scopriamo che su 150 associati, ci sono 7 donne in attività, e fra queste vi è un’altra montalese, Carolina Andreini di 21 anni.
Nota dolente per chi svolge il suo ruolo è il rapporto con il pubblico, che notoriamente non si risparmia mai, quando si tratta di improperi rivolti ad arbitro e guardalinee. Ylenia ha arbitrato dai ragazzi agli adulti, sia squadre maschili che femminili, quindi ha una vasta esperienza di tribune; ciò che più ci sorprende sentendo i suoi racconti, è che anche le mamme dei giocatori urlano frasi irripetibili contro la terna in campo, a dimostrazione che oggi la maleducazione non ha più confini. Per compensare, gli chiediamo: la più bella soddisfazione? «L’esordio regionale in Seconda Categoria a Lucca nell’anno 2008/2009 in qualità di arbitro. Era la prima volta che uscivo dalla nostra provincia. Mentre come assistente arbitrale, ricordo un recente torneo femminile internazionale a Firenze nel maggio di quest’anno, tra Italia e la nazionale del Bahrain, a cui ha preso parte anche Cesare Prandelli.» Un ultima domanda: lei tifa per qualche squadra? «No,» conclude sorridendo Ylenia Dimilta «perché quando guardo le partite in televisione, mi concentro di più su cosa fa la terna arbitrale, piuttosto che sulle squadre in campo!»