di Giacomo Bini. Foto: Gabriele Bellini
dicembre 2015
A tre mesi della riapertura dello storico bar-ristorante di via Gramsci col nuovo nome “A tutto foco”, conosciuto per sessant’anni dai montalesi come “Bar Lenzi”, può considerarsi vinta la scommessa dei titolari, una giovane coppia di coniugi trentenni, Vincenzo Puzzangara e Erika Abbate, che hanno rilevato e rilanciato il locale. Inaugurato alla fine di luglio “A tutto Foco” ha fatto registrare immediatamente un boom ad agosto con 180 coperti ogni sera e nei mesi successivi l’andamento è restato positivo, malgrado che i tempi restino difficili per gli esercizi di questo genere.
L’ex Bar Lenzi era restato chiuso sei mesi, dopo l’addio all’attività di Barbara Lenzi e Ruggero Deri nel dicembre del 2014. La vista di quei bandoni abbassati provocava malinconia a chi ricordava il ruolo di punto di riferimento sempre mantenuto per oltre mezzo secolo dal Bar fondato da Alsiero Lenzi. Ora invece il locale si è rianimato e chi passa da via Gramsci non può che rallegrarsi nel vedere di nuovo un via vai di persone che vengono anche dai comuni vicini. Lo staff di “A tutto foco” è formato, oltre che da Vincenzo ed Erika, da Fina Puzzangara, la sorella del titolare, Luca Detti, Elisa Bianconi, Babil Salih, Leonardo Lolli e Martina Lastrucci. «Quando abbiamo aperto ciascuno aveva avuto le sue esperienze di lavoro» racconta Vincenzo «ma non avevamo mai collaborato insieme, per questo abbiamo dovuto fare in fretta a trovare l’intesa fra noi e a formare una vera squadra».
Il gruppo è unito e ce la sta mettendo tutta per rinnovare la tradizione con metodi e proposte al passo coi tempi: la pizza per esempio si può ordinare anche con Whatsapp e il locale ospita anche eventi e spettacoli come quello dedicato a Michael Jackson o la festa di Halloween e le esposizioni a rotazione di vari artisti. «Siamo soddisfatti di questi primi mesi» dice Vincenzo «e abbiamo tanti progetti. Intanto ci siamo fatti conoscere con la pizza e stiamo ampliando progressivamente il menù della cucina puntando sui piatti tipici toscani, proponendo il giovedì una serata a tema e la cacciagione su prenotazione. Per il futuro vorremmo sfruttare al meglio gli spazi offerti da questo ambiente. Il punto di forza dell’estate è stata la veranda all’aperto, mentre nei mesi invernali gli spazi, pur restando ampi, si riducono alle sale interne. La nostra idea sarebbe riuscire a sfruttare la veranda anche d’inverno realizzando una apposita copertura. Speriamo di farcela».
Lo slancio, come si vede, non manca e la risposta della gente è positiva. Le insegne illuminate degli esercizi commerciali sono un segno di vita indispensabile per un piccolo paese come Montale. Un bar aperto dalle 6,30 del mattina, fino a dopo mezzanotte, ha un valore non solo economico ma anche, in senso lato, sociale.