Cataldo Lo Iacono – verso la pensione dopo 40 anni di servizio

Cataldo Lo Iacono – verso la pensione dopo 40 anni di servizio

di Giacomo Bini. Foto: Gabriele Bellini

dicembre 2016

Il 31 dicembre del 2016 va in pensione il comandante della Polizia Municipale di Montale Cataldo Lo Iacono dopo quarant’anni di servizio. Lascerà la palazzina dei vigili urbani di Montale carico di onori e di meritati riconoscimenti per l’opera svolta e per la competenza dimostrata, primo fra tutti quello attribuitogli dal Presidente della Repubblica che lo ha insignito, nel 2012, del titolo di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.

Il suo comando ha segnato un’epoca non solo per la Polizia Municipale ma anche per l’intera comunità montalese. Lo Iacono lascia un’impronta profonda non solo in termini di sicurezza, ma anche in termini di educazione alla legalità e di sensibilità ad alcune emergenze del nostro tempo come il femminicidio e il bullismo e anche nel campo dell’impegno sociale e della tutela del patrimonio storico e artistico del territorio. In sintesi Lo Iacono ha saputo essere insieme comandante e cittadino coniugando il dovere d’ufficio con l’impegno civico. Per questo nel tempo si è cementato un rapporto di grande stima e fiducia con la cittadinanza. Ne è stato testimonianza, tra l’altro, il premio “Il Corbello” conferitogli per aver portato lustro al nome di Montale e per aver contribuito allo sviluppo civile del paese.

Non sarebbe possibile, nel breve spazio della nostra rivista, ricostruire una vicenda professionale e umana ricca e complessa come quella del comandante Lo Iacono. Arrivato a Montale all’età di 15 anni dal paese natale di Marianopoli in Sicilia, Cataldo ha lavorato come operaio tessile e ha preso il diploma superiore frequentando le scuole serali, prima di vincere il concorso per vigile urbano nel 1977. Dopo l’ingresso nella Polizia Municipale è stata una continua ascesa professionale: comandante dal 1992, autore di oltre 70 libri, docente in convegni e corsi di aggiornamento in tutta Italia, brillante conferenziere ed efficace divulgatore anche in materie spesso molto tecniche.

La sua autentica missione è stata quella educativa, nelle scuole, verso i giovani e nei corsi per il recupero dei punti della patente, da lui trasformati da noiosi percorsi burocratici in appassionanti occasioni di rigenerazione del senso della legalità e della fiducia nelle istituzioni. Ha vissuto casa e bottega, con l’abitazione ad un passo dall’ufficio, sempre pronto a passare dall’una all’altro con poco riguardo per gli orari. In servizio permanente, come è inevitabile per chi si sente, come si è sentito sempre Lo Iacono, più un montalese che ama il suo paese e la sua gente, che un semplice funzionario comunale. Noi siamo sicuri che anche dopo essere andato in pensione continuerà nel suo impegno di educatore e di cittadino perché della sua competenza e della sua passione civile ci sarà ancora molto bisogno.

La nostra rivista è fiera di ospitare un saluto del comandante Cataldo Lo Iacono. 

Desidero utilizzare lo spazio gentilmente concessomi da Noi di qua per porgere i miei saluti più cordiali alla comunità montalese e ringraziare quelli che in qualsiasi modo mi sono stati d’aiuto. Ho cercato di essere una presenza positiva per le persone che si sono rivolte a me per avere sostegno, assistenza o semplici consigli: spero di esserci riuscito. Pur avendoci messo anche l’anima e fatto più di quanto pensavo di sapere e potere fare, sono consapevole che qualcosa è stato lasciato indietro o poteva essere fatto meglio: chiedo comprensione. Da ultimo, un pensiero carico di gratitudine lo rivolgo alla mia comunità d’origine, quella di Marianopoli, che si è più volte dimostrata contenta per quello che ha fatto il ragazzino partito tanto triste mezzo secolo fa.

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