di David Colzi

marzo 2018

Ancora una volta ci spostiamo sul limite di Montale, andando appena al di là del cartello che ci informa di essere entrati in Santomato; qui si trova la Carrozzeria Patrizio, un’interessante realtà imprenditoriale che proviamo a conoscere un po’ meglio. Fondata 31 anni fa a Pistoia e trasferita sul confine di Montale fra il 2005 e il 2006, questa carrozzeria prende il nome del suo storico fondatore, Patrizio Bonacci, il quale nel 2015 ha passato il timone a Carlo Loreti, attuale proprietario. Carlo ha frequentato la carrozzeria di Patrizio perché per oltre dieci anni è stato perito assicurativo.

Partendo da qui, gli chiediamo: Sicuramente la sua esperienza lavorativa precedente, le darà una marcia in più per quanto riguarda le auto incidentate, giusto? «Credo che il mio sia semplicemente un supporto aggiuntivo, dato che so districarmi bene fra leggi e cavilli legali» ci dice sorridendo Carlo. «D’altronde oggi non è così facile avere un risarcimento e per arrivare alla riscossione ci sono tanti passaggi da fare e chi non “mastica” la materia, può correre il rischio di rimanere incastrato negli ingranaggi burocratici, per quanto le compagnie assicurative facciano un ottimo lavoro e snelliscano le pratiche».

Lo stabile della carrozzeria è davvero grande, circa 1000 metri quadri, ed entrando dentro si vede un gran via vai di maglie rosse. Infatti lo staff, oltre Carlo, comprende altre 11 persone, divise in due stabilimenti adiacenti. Nella carrozzeria troviamo: 2 smontatori/montatori su altrettante postazioni, 1 battitore (per raddrizzare le parti metalliche piegate, fare misurazioni, tiraggio preliminare ecc), 2 verniciatori e 1 finitore (per il lavaggio, il ripristino e il controllo finale con rilascio di scheda tecnica riepilogativa). Nell’officina invece si trovano 2 meccanici. Oltre ai collaboratori “con le mani sporche”, ci sono altre 2 persone in amministrazione. In extra, resta in organico in maniera saltuaria, lo storico fondatore Patrizio, «In qualità di jolly» come dice sorridendo Carlo. «E i suoi consigli sono sempre preziosi». E il signor Bonacci come vede questa sua attività che prosegue? «è sicuramente contento, anche perché lui è uno di quelli che si è fatto da solo, e partendo da un piccolo garage a Pistoia, è riuscito a creare una bella impresa».

Ma oggi giorno è utile tutta questa mano d’opera, calcolando che i pezzi spesso si cambiano, anziché aggiustarli? «Sì» prosegue Carlo, «perché tutti andiamo di fretta e tutti abbiamo bisogno dell’auto.Un organico così ampio, organizzato e preparato, permette riparazioni rapide senza rinunciare alla qualità». Quindi il proverbio, “presto e bene non stanno insieme”, per Carlo e i suoi collaboratori non vale! «In più» aggiunge «questa suddivisione delle strutture serve a garantire che agenti esterni tipo polveri di lavorazione, non vadano a depositarsi sui motori smontati». Una particolare attenzione viene poi rivolta alla lavorazione dell’alluminio, di cui oggi giorno sono fatte diverse parti dell’auto: dei pezzi fatti con questo metallo, Carrozzeria Patrizio offre sia riparazione che sostituzione, disponendo di tutti i macchinari necessari. Insomma, pare proprio che sia molto faticoso restare al passo con i tempi… «è un investimento continuo» dice sorridendo Carlo, «sia in termini di aggiornamento del personale che degli strumenti; basti pensare al nuovo gas per l’aria condizionata che viene installato ultimamente: questo richiede un apposito apparecchio per la ricarica e noi lo abbiamo acquistato».

Ma fra tanta tecnologia c’è anche spazio per il vecchio mestiere del carrozziere, quello che prevede che i pezzi siano aggiustati manualmente, anche “a martellate”: da Patrizio è infatti possibile portare a riaccomodare le auto d’epoca. Passato e presente che si incontrano dunque… «E’ sicuramente un mondo di nicchia» precisa Carlo «che però ci dà molte soddisfazioni, anche perché spesso i clienti arrivano tramite il passaparola di chi è già stato da noi e si è trovato bene. Va considerato poi che gli appassionati di auto d’epoca sono particolarmente esigenti, quindi è bello vedere che riconoscono la qualità del nostro operato».