di Giacomo Bini
dicembre 2020
Antonio Innocenti è stato per trent’anni presidente della Polisportiva ‘90, una società di calcio giovanile che ha fatto la storia sportiva e sociale di Montale accogliendo e avviando allo sport generazioni di ragazzi. «La società è nata dall’iniziativa di Fedele Votino e dalla volontà di proseguire l’attività di calcio giovanile portata avanti da Don Marino Marini», racconta Innocenti, «subito dopo sono entrato come collaboratore e poi come presidente e mi sono appassionato così tanto da restare per molti anni». Innocenti lavorava come funzionario di banca nella Cassa di Risparmio di Prato e aveva già avuto esperienze nell’organizzazione di eventi sportivi con la squadra di calcio della banca.
«Alla Polisportiva ‘90 ho trovato un gruppo di persone eccezionali», dice, «che sono stati la vera forza dell’associazione; volontari che hanno sempre fatto le cose con passione e in modo assolutamente disinteressato. C’era un clima di entusiasmo e di allegria, una gran voglia di darsi da fare e di creare qualcosa per i ragazzi, bastava chiamare e accorrevano subito tutti. Abbiamo migliorato anno dopo anno il campo e le strutture, dalla recinzione alla tribuna, dalla casina prefabbricata della sede alla manutenzione continua del campo. Non si faceva mai il passo più lungo della gamba, si risparmiava su ogni centesimo perché eravamo persone che vivevano del loro lavoro, non ricchi mecenati, ma l’intento era ogni anno di fare qualche piccolo miglioramento. E in tanti ci hanno aiutato». Ogni anno la Polisportiva ha accolto circa 200 ragazzi dai più piccoli agli allievi. «La nostra scelta è stata quella di fare un’attività solo giovanile», spiega Innocenti, «volevamo evitare in ogni modo che il lavoro con i ragazzi fosse, magari inconsapevolmente, pensato in funzione della squadra dei grandi. Inoltre volevamo che i ragazzi e le famiglie fossero del tutto liberi di scegliere di venire da noi e si faceva il tesseramento solo per una stagione e l’anno dopo si rinnovava. Io dicevo sempre che i ragazzi sono delle famiglie e non nostri».
Dalla Polisportiva sono usciti anche giocatori di ottimo livello e la società ha ottenuto pregevoli risultati sportivi ma non è questo su cui si sofferma Antonio Innocenti. «A me piaceva assistere agli allenamenti», racconta, «vedere quei bambini piccoli che correvano nel campo. Le soddisfazioni più belle sono state vederli crescere. Come quel bambino che non voleva neanche andare a scuola e che venendo da noi si è sbloccato ed ha iniziato a socializzare». La Polisportiva ‘90 ha anche organizzato prestigiosi tornei internazionali accogliendo a Montale, senza far spendere nulla ai club ospiti, intere squadre con i loro accompagnatori. Memorabili poi alcune trasferte all’estero, nelle città gemellate di Senlis e di Langenfeld e poi una, straordinaria, a Nizza, dove la Polisportiva ‘90 arrivò con tre pullman di 50 persone ciascuno a testimonianza di una partecipazione enorme da parte della cittadinanza montalese alle iniziative della società. «Uno dei ricordi più belli», dice Innocenti, «è quello della cerimonia di intitolazione del campo a Paolo Perugi; un evento a cui parteciparono centinaia di persone, con la Santa Messa celebrata nel campo. Paolino è ancora nei nostri cuori».
Da poco la Polisportiva ‘90 si è fusa con l’Antares ed è nata una nuova società di calcio. «Auguro ogni bene alla nuova società», dice Innocenti, «perché continui e sviluppi l’attività svolta in questi anni». Quello della Polisportiva ‘90 è stato un fenomeno sociale importante per il paese di Montale e Antonio Innocenti, con il suo stile sobrio, la chiarezza nelle idee e nei valori, l’oculatezza nelle scelte ne è stato uno dei protagonisti fondamentali; per questo ha ricevuto recentemente anche un riconoscimento dal sindaco di Montale, in segno di gratitudine da parte di tutta la comunità montalese.