di Giacomo Bini. Foto: Gabriele Bellini
settembre 2021
Ha sede a Montale, in via Martiri della Libertà, la sezione pistoiese dell’Ari (Associazione Radioamatori Italiani) “Andrea Martini”, che è vicina a celebrare il suo sessantesimo anniversario essendo stata fondata nel 1962.
Nata nella sede storica di via degli Orafi a Pistoia e in seguito trasferitasi ad Agliana nei locali della vecchia Misericordia, l’antica e prestigiosa sezione pistoiese dell’Ari si è insediata recentemente in un locale all’interno della sede del Gruppo Alpini diventando così un po’ montalese. Sono di Montale anche alcuni attivi radioamatori della sezione, tra i quali, per citarne solo alcuni, Vanni Landini, che fa anche parte del consiglio direttivo, Mauro Tempestini e Leonardo Ruggeri che sono anche alpini del gruppo montalese.
La sezione “Andrea Martini” ha un passato glorioso, che va anche al di là della ufficiale fondazione nel 1962. Infatti i primi pionieristici radioamatori pistoiesi operavano già negli anni venti e trenta e lo facevano in clandestinità in quanto quell’attività era proibita dal governo fascista. Anzi, nel 1939, le forze dell’ordine sequestrarono ai radioamatori pistoiesi tutto il materiale e le attrezzature ma la loro passione, il loro entusiasmo per la magia dei collegamenti radio non si fermò. Tra i primi e quasi eroici radioamatori pistoiesi c’erano Ulisse Venturi, Giuseppe Gavazzi e Lorenzo Tosi che costruì nella sua officina i primi apparecchi radio-riceventi. Gli apparecchi della ditta Tosi furono poi costruiti in serie e commercializzati. Ciò che spinge i radioamatori di ogni tempo, è il fascino del collegamento con persone e luoghi distanti anche migliaia di chilometri: voci e suoni che arrivavano dalle parti più remote del mondo. «La radio ci fa sentire vicini» dicono i radioamatori di ieri e di oggi «permette di superare i limiti fisici della lontananza e con la radio accesa non siamo mai soli».
La sezione pistoiese annovera radioamatori di primo piano a livello nazionale come, per citarne solo alcuni, Mario Bucciantini, Gianfranco Giannini e Giovanni Bini, quest’ultimo di Agliana. Uno dei momenti più importanti della storia della sezione “A. Martini” fu il 1966, quando, in occasione dell’alluvione di Firenze, i radioamatori dettero un contributo importantissimo nel creare quella rete di comunicazioni che servì a portare gli aiuti e a mettere in contatto diversi soggetti, privati e istituzioni, che operarono in quella tragedia che colpì il capoluogo toscano.
Si deve all’Ari pistoiese anche la prima mostra nazionale dedicata a Guglielmo Marconi e alla sua straordinaria invenzione allestita il 19 aprile del 1981 nella sala maggiore del Comune di Pistoia. Nell’occasione furono esposti apparecchi radio da collezione provenienti non solo da Pistoia ma anche ogni parte d’Italia. I radiomatori pistoiesi sono stati sempre pronti a seguire l’evoluzione tecnica delle attrezzature e delle comunicazioni via radio. Per esempio, tra il 1985 e il 1995, prima dell’era di internet sperimentarono le prime trasmissioni di testi scritti. Ma l’attività dell’Ari pistoiese ha anche un carattere sociale perché prevede momenti di ritrovo, incontri tra i soci e pranzi sociali, perché i radioamatori pistoiesi sono come una grande famiglia che ora ha la sua casa a Montale.