di Serena Michelozzi
giugno 2022
Monica Bessi, artista visiva e insegnante di arte montalese, ha esposto dal 22 aprile 2022 al 22 maggio 2022 la sua opera – installazione site specific – dal titolo “Risveglio” presso l’antichissima cripta dell’Abbazia di San Salvatore in Agna, grazie al progetto “No Wall” (letteralmente “no muro”), voluto dalla Propositura di Montale con la collaborazione degli artisti del territorio, i quali hanno accettato di mettersi in gioco attraverso un ciclo di mostre personali. «L’opera vede al centro una ragazza seduta, figura meditativa e contemplativa, che volge lo sguardo e si pone a qualcosa che viene dal cielo, che potrebbe essere bello, ma anche minaccioso» ci descrive Monica. «Attorno a lei ci sono disegni in bianco e nero, ma le colonne sono invece tutte colorate. Queste ultime narrano figure di luce e immagini variegate. Alle spalle della ragazza si ergono due figure dal corpo verde e dalla testa rossa, a primo acchito un po’ minimali e inquietanti. Invece è come se fossero dei guardiani colorati, che muovono qualcosa di positivo».
L’installazione è realizzata con la carta, materiale ultimamente molto caro a Monica, con cui realizza la maggior parte delle sue creazioni ed è frutto di tanti lavori della nostra artista montalese, uniti e assemblati fra loro. L’opera mira a far sì che ognuno tragga da essa il proprio messaggio personale, il proprio “risveglio”. “Il Risveglio” di Monica, ad esempio, è stato quello di acquisire un modo di sentire più allineato con le energie che ci sono. Fin da bambina la nostra artista ha avuto una grande passione per il disegno, che ha poi sviluppato in un percorso molto articolato, frequentando inizialmente la scuola d’arte serale “Leonardo” di Prato, il Liceo artistico a Firenze e poi l’Accademia di Belle Arti. Oltre che al disegno, si è anche dedicata in particolar modo alla scultura, prima con la creta, ora con la carta, in quanto materiale più morbido e pratico. Oggi insegna arte alle scuole medie di Montale con l’obiettivo di abituare i suoi alunni alla calma, alla lentezza, all’osservazione nonché con l’intento di sensibilizzarli alla bellezza che ci circonda.
Tra le mura di casa Monica disegna e crea ispirandosi alle proprie emozioni e raccontando i passaggi e i frangenti della sua vita. Lavora la malinconia e la tristezza per volgerle al positivo. Trae la sua ispirazione dalla bellezza della vita e da ogni elemento della natura. «Disegnare è la mia espressione profonda» ci spiega. «Una vera e propria esigenza personale. C’è stato un periodo in cui per molti anni ho lavorato solo col bianco e nero; poi, improvvisamente, ho sentito l’esigenza di usare il colore. Non uso tanto il pennello, non perché non mi piaccia, ma perché sono abituata con i pastelli, a usare lo strumento diretto della mano, a sentire la mano vicino».
La nostra artista ha creato nel tempo tantissimi disegni, tanto da unirli e assemblarli tutti insieme in una parete rocciosa della propria abitazione, così che sono diventati quasi una scultura. Per il futuro le piacerebbe mostrare le proprie opere, in modo da poter ispirare il pubblico e far conoscere all’esterno i propri lavori.
