di Sandro Giannessi
settembre 2024
Le emorroidi sono cuscinetti venosi del canale anale, importanti per la continenza fecale. Si dividono in interne (nel canale anale) ed esterne (in prossimità della cute). In condizioni normali la loro presenza non viene avvertita. La patologia emorroidaria consiste nella congestione delle vene emorroidarie con prolasso della mucosa ano-rettale (prolasso mucoemorroidario).
Sintomi
La sintomatologia può essere molto fastidiosa ma raramente comporta un grave rischio per la salute, ovvero: dolore, bruciore, prurito, sanguinamento, gonfiore, presenza di corpi morbidi esterni all’ano. Talora si forma un coagulo o trombo che amplifica il dolore. A seconda dell’entità del prolasso si identificano quattro stadi. Primo: interne non prolassanti. Secondo: prolassanti ma spontaneamente riducibili. Terzo: prolassanti che richiedono riduzione manuale. Quattro: costantemente prolassate, non riducibili.
Quali sono le cause?
Non esiste una vera e propria causa ma i fattori predisponenti sono molteplici: Stitichezza, sforzi evacuatori eccessivi, diarrea cronica, gravidanza, obesità, disfunzioni del pavimento pelvico.
Come si fa la diagnosi?
La diagnosi avviene mediante una visita dello specialista proctologo: ispezione, esplorazione rettale digitale e anoscopia. È peraltro fondamentale escludere che i disturbi derivino da altre patologie e in particolare da un tumore del colon-retto. Pertanto è spesso consigliata una colonscopia ai pazienti over 50 o con fattori di rischio.
Quale trattamento?
Varia in base alla durata e all’intensità del disagio. Nella maggioranza dei casi le emorroidi tendono a guarire spontaneamente. I trattamenti variano anche in base agli stadi di classificazione: Nel primo e secondo stadio è generalmente sufficiente un trattamento medico basato su norme igienico-dietetiche (dieta ricca di fibre – 5 porzioni di frutta o verdura al giorno preferibilmente crude – regolare attività fisica e sull’impiego di alcuni farmaci e pomate. Nel secondo stadio, se non migliora con il trattamento medico, possono essere adottate tecniche non chirurgiche quali la legatura elastica e le iniezioni sclerosanti, eseguibili ambulatorialmente senza anestesia. L’intervento chirurgico viene solitamente consigliato per le emorroidi di III e IV grado sintomatiche con impatto negativo sulla qualità della vita.
Esistono diverse possibilità di trattamento. Il tipo di intervento viene consigliato ed eseguito dal proctologo: l’emorroidectomia prevede l’asportazione delle emorroidi; l’emorroidopessi invece il riposizionamento delle emorroidi all’interno del canale anale.
Percorso diagnostico-terapeutico
L’attività proctologica nella Zona Pistoiese viene svolta da 3 specialisti del’equipe diretta dal dr Giannessi: dr Iroatulam, dr Bontà, dr.ssa Panicucci; Le prime visite presso il poliambulatorio di Via della Quiete, le prestazioni chirurgiche ambulatoriali e in regime di ricovero presso l’ospedale San Jacopo. Per accedere al percorso è sufficiente prenotare una “visita colon-proctologica” tramite CUP con richiesta del Medico Curante. L’iter successivo sarà organizzato direttamente dallo specialista.