di Giacomo Bini. Foto: Gabriele Bellini
settembre 2024
E’ in corso la procedura di gara per l’aggiudicazione della gestione dell’inceneritore per altri tre anni più un quarto anno eventuale. Le imprese che si candidano a gestire l’impianto dovranno presentare domanda entro il 31 ottobre prossimo e il 4 novembre ci sarà la prima seduta della gara pubblica. La gara in corso è la conseguenza della decisione presa nell’aprile scorso dall’assemblea dei soci del Cis spa, la società proprietaria dell’impianto, che deliberò la proroga della vita dell’inceneritore per altri tre anni più uno.
L’assemblea dei soci è composta dai sindaci dei Comuni di Quarrata, di Agliana e di Montale, cioè Gabriele Romiti, Luca Benesperi e Ferdinando Betti. Nel frattempo ci sono state le elezioni comunali ad Agliana e a Montale che hanno visto la conferma di Benesperi e di Betti nella carica di sindaco. La procedura di gara in corso è gestita come stazione appaltante da Confservizi Cispel Toscana l’associazione regionale delle imprese di servizio pubblico. Entro la fine di settembre le società che si propongono di partecipare al bando sono tenute ad effettuare un sopralluogo obbligatorio dell’impianto. Si ricorda che l’inceneritore è gestito attualmente e ormai da molti anni dalla società Ladurner.
Non sono noti ancora, per rispetto delle procedure di gara, i nomi delle aziende che hanno presentato domanda. I requisiti richiesti comunque prevedono che possano essere accolte solo domande di aziende con una esperienza di gestione di impianti di termovalorizzazione e che offrano una serie di garanzie tecniche e organizzative. Il bando prevede che l’importo annuo per il servizio di conduzione dell’impianto sia di 8milioni e 900mila euro più Iva, dei quali 180mila per gli oneri di sicurezza. Considerando che il servizio assegnato avrà la durata di tre anni con la possibilità di proroga per una altro anno l’importo complessivo per quattro anni ammonta a 38milioni e 100mila euro.
I criteri di valutazione delle domande prevedono che siano assegnati 75 punti su 100 totali all’offerta tecnica (60 punti ai miglioramenti degli impianti e 15 alle capacità tecniche e organizzative) e i restanti 25 punti all’offerta economica. Il bando prevede infatti che il nuovo gestore esegua entro un anno una serie di interventi di manutenzione sull’impianto sulle due linee di combustione, la linea 1 e la linea 3 che sono in funzione per la combustione dei rifiuti e la produzione di energia elettrica.
Gli interventi previsti sono i seguenti: l’ ispezione generale della turbina a vapore prevista come manutenzione ogni sei anni di funzionamento, la sostituzione del filtro a maniche e di un nastro trasportatore delle scorie nella linea 1, la sostituzione completa dell’elevatore delle scorie che serve al trasferimento delle scorie di entrambe le linee nell’apposita fossa di accumulo. Nel bando è presente anche una clausola sociale che riguarda i dipendenti. Il nuovo gestore è tenuto “ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze dell’aggiudicatario uscente”. In sostanza devono essere mantenuti i posti di lavoro dei dipendenti che ci sono attualmente.
Tornando all’importo annuo per il servizio di gestione la cifra di 8 milioni e 720mila euro l’anno (a cui si aggiungono i 180 mila euro di oneri per la sicurezza) è stata determinata calcolando che l’impianto smaltisca ogni anno 50mila tonnellate di rifiuti: 25mila tonnellate di rifiuti solidi urbani e 25 mila tonnellate di CSS, cioè combustibile solido secondario ottenuto dalla componente secca dei rifiuti non pericolosi, sia urbani sia speciali, tramite appositi trattamenti di separazione da altri materiali non combustibili, come vetro, metalli e inerti.
E’ prevista inoltre una produzione di energia elettrica annuale pari a 21mila megawatt. Le tariffe considerate nel calcolo sono le seguenti: 154,11 euro per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, 123,29 euro per lo smaltimento dei CSS. 85 euro a megawatt è la tariffa considerata per l’energia elettrica prodotta e ceduta alla rete. Nei prossimi quattro anni quindi l’inceneritore resterà attivo. L’assemblea dei soci del Cis tenutasi nell’aprile scorso ha anche deciso la riapertura dei termini per le manifestazioni di interesse sul futuro dell’impianto, argomento questo sul quale continua la discussione tra le forze politiche e nell’opinione pubblica.