Noduli alla tiroide: cosa fare?

Noduli alla tiroide: cosa fare?

di Sandro Giannessi

dicembre 2024

noduli alla tiroide sono piccole formazioni benigne che si sviluppano all’interno della tiroide, una ghiandola endocrina situata nel collo, deputata alla produzione di ormoni essenziali per il metabolismo. I noduli tiroidei sono più comuni nella popolazione femminile e in genere la loro scoperta avviene per caso.

Quando preoccuparsi?

Benché siano molto frequenti (il 50% della popolazione), fortunatamente solo una piccola percentuale dei noduli alla tiroide è di origine tumorale. Il sospetto di malignità può sorgere a causa di particolari condizioni, come una storia familiare di malattie tiroidee o la presenza di linfonodi ingranditi. Tuttavia, più frequentemente, il sospetto deriva dalle caratteristiche del nodulo stesso, che possono essere valutate tramite esami specifici. Per confermare la diagnosi di nodulo tiroideo, si utilizza un’ecografia tiroidea con color doppler. Questo esame consente di determinare con precisione la presenza, le dimensioni, il grado di vascolarizzazione e la struttura dei noduli.

Gli approfondimenti diagnostici che possono essere consigliati includono:

– Esami del sangue, valutano la funzionalità della tiroide e possono rilevare la presenza di malattie autoimmuni della tiroide.

– Scintigrafia tiroidea, utile nei pazienti con ipertiroidismo per verificare se una delle formazioni nodulari sia iperfunzionante.

– Agoaspirato del nodulo tiroideo, procedura che prevede il prelievo di cellule dal nodulo, che verranno poi analizzate attraverso un esame citologico per determinarne la natura.

Noduli alla tiroide: cosa fare?

Se i noduli tiroidei sono benigniasintomaticidi piccola dimensione e non influenzano negativamente la funzionalità della tiroide, è in genere sufficiente un monitoraggio periodico. È importante effettuare controlli regolari, come analisi del sangue (TSH, FT3 e FT4) e un’ecografia annuale.

Nel caso di noduli iperfunzionanti, che producono un eccesso di ormoni tiroidei, lo specialista può prescrivere una terapia farmacologica per ridurre la produzione di ormoni tiroidei. In alcuni casi, può essere indicata una terapia radiometabolica medico-nucleare (trattamento con radioiodio) per ridurre la funzionalità dei noduli, oppure un intervento chirurgico.

L’intervento chirurgico è consigliato anche per noduli benigni di grandi dimensioni che causano disturbi compressivi, come difficoltà nella respirazione o nella deglutizione, o per noduli che risultano maligni all’esame citologico con agoaspirato.

A chi rivolgersi?

Nella nostra zona esiste una equipe multidisciplinare composta da Endocrinologi dell’ospedale di Pistoia e di Pescia (prenotazioni tramite CUP 055545454 con richiesta del medico di famiglia per “prima visita endocrinologica”) e Chirurghi dei 2 ospedali, specialisti nelle patologie della tiroide: le visite chirurgiche sono effettuate in entrambi gli ospedali, gli interventi presso l’Ospedale della Valdinievole, nel reparto diretto dal dr Francesco Feroci (prenotazioni alla reception medica 0572460213 con richiesta del medico di famiglia per “prima visita chirurgica generale”).

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