di Giacomo Bini
novembre 2011
Se la sezione A.i.d.o. di Montale ha vissuto un vero e proprio boom di iscritti (da 50 a 750 nel giro di quattro anni) molto si deve allo spirito di iniziativa del suo presidente Marco Tempestini, che ne ha assunto la guida nel 2007.
Lei Tempestini è un imprenditore, senza precedenti impegni nell’associazionismo, perché ha scelto di entrare nell’A.I.D.O.?
Innanzitutto per un’esperienza personale, perché porto una valvola cardiaca che viene da un donatore. Poi sono persuaso che su questo tema ci sia ancora in giro tanta ignoranza e quindi c’è molto da lavorare per aumentare l’informazione e la sensibilità della gente.
Come ha fatto a far crescere così tanto l’A.I.D.O. a Montale?
Prima di tutto rendendola visibile a partire dalle cose più semplici: un’insegna davanti alla sede di via Nesti, presso la Croce d’Oro, poi un nostro labaro da poter esporre alle varie manifestazioni e una paio di striscioni ai lati dei campi sportivi perché i giovani soprattutto sappiano l’importanza della donazione degli organi.
Ma la scelta vincente è stata quella di abbinare l’informazione seria con i momenti di spettacolo e divertimento.
E’ vero. Avevamo provato a fare un incontro solo sulla donazione, ma parteciparono in pochi. Allora abbiamo pensato di organizzare eventi di spettacolo come il concerto annuale che facciamo con la Banda Verdi di Fognano a villa Smilea, oppure le esibizioni di danze orientali o anche, con un successo davvero notevole di pubblico, la sfilata di moda per bambini. Sono manifestazioni che attraggono tanta gente, durante le quali inseriamo momenti informativi e soprattutto gli interventi dei trapiantati, delle persone che sono state salvate dalla donazione degli organi. In questo modo si arriva a tante persone e il messaggio resta impresso.
Ma avete avuto successo anche con i momenti di studio e di riflessione scientifica come i convegni medici organizzati a villa Colle Alberto sui vari aspetti della donazione.
Il successo dei convegni è dovuto al livello dei relatori. Abbiamo avuto l’onore di ospitare medici di notevole livello scientifico, che hanno spiegato in termini semplici ma rigorosi il loro lavoro, un nome per tutti il professor Franco Filipponi dell’ospedale di Pisa dove quest’anno sono già stati eseguiti più di 90 trapianti. Ma non dimentichiamo il lavoro con le scuole dove ogni anno organizziamo un incontro con le classi terze con un trapiantato. Gli studenti scrivono un tema sull’argomento e noi diamo un riconoscimento agli elaborati migliori.
L’impegno dell’A.I.D.O. di Montale non è passato inosservato alla presidenza regionale dell’associazione che ha mostrato di apprezzarlo. <<Quella di Montale è una sezione molto attiva>> dice il presidente regionale Umberto Biagi <<e di questo lavoro c’è bisogno perché non dimentichiamo che in Italia i trapianti effettuati sono tremila ma le persone in lista di attesa sono diecimila>>.