A Montale la prima mostra delle radio

A Montale la prima mostra delle radio

di David Colzi 

dicembre 2021

Nel numero scorso abbiamo parlato dell’ARI, Associazione Radioamatori Italiani, sezione di Pistoia. Nell’articolo si precisava che a questa realtà si doveva la prima mostra nazionale dedicata a Guglielmo Marconi, dal titolo “Le radio nella storia”, allestita nella sala maggiore del Comune di Pistoia nel 1981. Qui furono esposti apparecchi radio da collezione provenienti da tutta Italia. Fra l’altro a questa manifestazione intervenne anche la signora Elettra, figlia di Guglielmo Marconi.

Adesso torniamo sull’argomento per un’ulteriore informazione, in quanto quella mostra ebbe un precedente, che poi fu il primo banco di prova. Infatti il 20 e 21 gennaio 1979, il “Gruppo Culturale 77” di Stazione, coordinato a animato da Bruno Tempestini, realizzò a Montale, nella vecchia biblioteca del Comune in via Rossini, un evento dal titolo: “Mostra retrospettiva della radio e del suono”. Anche questa si poté realizzare grazie alla collaborazione della sezione pistoiese dell’ARI, in particolare di Renzo Degli Innocenti, che oltre ad essere un associato, era un collezionista di cimeli d’epoca, tra radio, radiogrammofoni e apparecchi vari. A lui si deve la parte più consistente delle opere esposte, che poi finirono anche in mostra a Pistoia. Erano apparecchi nazionali ed esteri, risalenti al periodo 1920-1935. Per rendere ancora più accattivante la manifestazione, venne annunciato nel volantino che i radioamatori dell’ARI avrebbero effettuato: “prove dimostrative di collegamento in fonia e telegrafia a carattere nazionale e intercontinentale”. Così in quelle due giornate – come si apprende da La Nazione del 1979 – furono programmate alcune visite di alunni montalesi che si cimentarono con il funzionamento delle moderne attrezzature messe a disposizione dall’ARI, per mettere in comunicazione Montale col resto del mondo. Oltre a questo, tramite un’antenna di oltre dieci metri piazzata sul tetto della biblioteca, si inviò un saluto e un messaggio di pace verso l’Europa, che però non riuscì a raggiungere la Russia, perché c’era ancora la cortina di ferro. Rimanendo in tema politico, durante la manifestazione intervenne un importante rappresentante del Partito Comunista di Firenze che apprezzò molto l’evento.

Infine, ad ulteriore prove del collegamento delle due mostre, si pensi che Renzo Degli Innocenti, che fu tra i promotori di quella di Pistoia, volle con sé Bruno Tempestini come consulente per l’evento del 1981.

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