Allergie primaverili e come affrontarle

Allergie primaverili e come affrontarle

di Paola Maria Mandelli

marzo 2023  

L’arrivo della primavera porta con sé la possibilità di trascorrere più tempo all’aria aperta, un vero beneficio per la salute e il benessere. Questa stagione però rappresenta un momento di fatica e sofferenza per i pazienti allergici ai pollini delle diverse piante, che si avvicendano nella fioritura mese dopo mese. Da un’indagine condotta lo scorso febbraio da Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione), su un migliaio di cittadini è emerso che circa il 40% del campione soffre di qualche forma allergica e il 19,5% ne risente in primavera, con un aumento rispetto al dato del 2014 (16,7%).

I sintomi e le conseguenze

Starnuti, prurito agli occhi, lacrimazione e naso chiuso sono i sintomi più comuni nei pazienti allergici; la loro presenza si ripercuote sulla qualità del sonno notturno, sulla concentrazione, sul benessere generale e sulle abitudini quotidiane, investendo anche le relazioni familiari. Difficoltà del sonno e conseguente irascibilità sono tra gli effetti più fastidiosi per chi soffre di allergie primaverili. Questo condizionamento negativo nel riposo notturno limita il rendimento del soggetto allergico e riduce drasticamente la produttività lavorativa per gli adulti e dello studio nei giovani o bambini. Questa è la conseguenza più impattante anche a livello di costi sociali che la rinite allergica si porta dietro

I consigli contro le allergie primaverili

1) In presenza di sintomatologia che possa far sospettare un’allergia respiratoria, la prima cosa da fare è rivolgersi al medico curante e/o allo specialista per la corretta diagnosi e l’identificazione dell’allergene.

2) Consultare i calendari pollinici per conoscere il periodo di fioritura delle piante responsabili delle manifestazioni allergiche o i bollettini dei pollini per conoscere effettivamente quali e quanti pollini siano diffusi nell’aria.

3) Prima di scegliere la località e i periodi per le vacanze, è opportuno informarsi sull’eventuale presenza di allergeni. Nella fase acuta dell’allergia possono essere anche consigliati, quando è possibile, brevi soggiorni in clima marino durante il periodo della pollinazione, dato che al mare la concentrazione atmosferica dei pollini è relativamente bassa.

4) Durante i periodi di pollinazione evitare le uscite e le attività all’aperto nelle ore di maggiore concentrazione pollinica, preferendo le uscite in prima mattina o tarda serata.

5) Tra le 10 e le 16, periodo di maggior concentrazione di pollini, tenere chiuse le finestre e i finestrini dell’auto ed evitare attività all’aperto o passeggiate in campagna, specie se l’erba è stata tagliata da poco.

6) In casa e in ufficio, se possibile, usare condizionatori d’aria o generatori di anioni, che abbassano la concentrazione di pollini. Fare attenzione alla pulizia della casa e ricorrere eventualmente ad un aspirapolvere dotato di filtro HEPA.

7) In auto installare un filtro antipolline (da pulire spesso e sostituire ad ogni tagliando).

8) Usare appropriate mascherine anti-polvere durante i lavori all’aperto. Nei periodi di massima pollinazione, evitare di dedicarsi a lavori di giardinaggio.

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