di Giacomo Bini
marzo 2015
Due scuole inagibili, la materna e l’elementare di Stazione, amianto delle coperture in eternit sparso un po’ ovunque, decine di alberi abbattuti, tetti scoperchiati e alcune aziende duramente colpite. Questo il bilancio sommario della tempesta di giovedì 5 marzo nel territorio di Montale. Il vento ha scoperchiato la scuola dell’infanzia di Stazione che ha il tetto contenente amianto e le fibre della pericolosa sostanza si sono disperse in tutta l’area verde che circonda quella scuola e il vicino edificio delle elementari anch’esso contenente amianto nella copertura e nelle pareti. Le due scuole non sono state riaperte e il Comune ha disposto il trasferimento dei loro 180 alunni in altri locali. I due edifici scolastici di Stazione che da anni ormai dimostrano di essere del tutto inadeguati, sono rimasti vuoti in attesa di essere demoliti e, possibilmente ricostruiti, se arriveranno finanziamenti per realizzare il progetto del nuovo Polo Scolastico della frazione di Stazione. E’ stato scoperchiato anche il tetto, anch’esso in eternit, dello Spazio Culturale Nerucci del capoluogo e anche in questo caso c’è stata una dispersione di frammenti di amianto nel giardino delle scuole elementari del capoluogo. L’eternit presente in molte coperture di capannoni industriali spesso presenti anche all’interno del centro abitato è stato portato dal vento nelle strade, nei giardini e talvolta anche nei terrazzi delle abitazioni private. Il sindaco ha emesso un’ordinanza apposita che dà istruzioni ai cittadini su come intervenire e dispone ai proprietari privati di mettere in sicurezza i loro immobili.
Oltre alla emergenza scuole e alla emergenza amianto, si è manifestata anche l’emergenza alberi di alto fusto che spesso si sono abbattuti su case private con grave pericolo anche per le persone. Nello spazio verde di via Olivelli sette pini sono crollati tutti su un’abitazione vicina schiacciando un’auto e danneggiando alcune strutture esterne dell’immobile. Tre grossi pini sono caduti davanti alla scuola media Melani, altri sulla recinzione del parco dell’Aringhese e nella zona della Catena dove alcuni sono finiti anche nella Bure e altri hanno colpito una casa e un capannone. Un grosso pino pericolante vicino alla scuola di Fognano è stato tagliato dai Vigili del Fuoco perché le radici era vicine alla condotta del gas e se fosse caduto, avrebbe provocato un disastro pericolosissimo.
La tempesta ha messo in evidenza che, con le mutate condizioni del clima, bisogna assolutamente ripensare alla compresenza di alberi e di case nel centro abitato. Gli alberi evidentemente stanno bene nei parchi e non sulle strade o vicino alle case dove portano soltanto pericoli. Grandi danni anche a molte aziende, prima fra tutte la ditta Spagnesi Edilizia, dove è stato smantellato del tutto un gigantesco impianto di pale eoliche e di pannelli fotovoltaici.