di Giacomo Bini
settembre 2014
Il paese di Tobbiana si è arricchito ultimamente di una nuova struttura sportiva e anche sociale, il campino “Michele Matera”, che porta il nome di un giovane morto in un incidente sul lavoro nel 2008. Il campino è la realizzazione di un’idea degli amici di Michele che è stata accolta e messa in atto dalla Pro-Loco di Tobbiana con l’aiuto di tanti volontari. C’è voluto tanto lavoro per spianare, sistemare e ripulire un’area invasa in gran parte dalle sterpaglie in località Picchioni appena sopra l’abitato di Tobbiana. Il risultato è una specie di miracolo dell’amicizia e del volontariato. Non solo è stato creato un campino recintato e illuminato a disposizione per i ragazzi del paese, ma la zona circostante è stata attrezzata con panchine ed è stato ricavato anche un percorso per le passeggiate. Nell’insieme si tratta di un vero e proprio parco, un piccolo gioiello incastonato nella collina e impreziosito da una vista strepitosa sulla valle sottostante.
E’ il coronamento di un sogno del compianto Michele che come tutti i ragazzi di Tobbiana, andava sempre a giocare in quel posto, tanto che tra la sterpaglia rimossa si sono trovate decine di palloni. La nuova struttura è utilizzabile sia per lo sport che per altre iniziative di socializzazione e di divertimento. L’inaugurazione, avvenuta alla fine di giugno, è stata una festa per tutto il paese con momenti di grande commozione, come quello in cui la targa con il nome di Michele Matera è stata scoperta dal fratello Luciano e dalla sorella Ginevra. L’applauso delle tante persone presenti ha testimoniato il desiderio della comunità di ricordare per sempre il giovane scomparso. Il presidente della Pro-Loco Daniele Piazzini ha ricordato il notevole lavoro compiuto dai volontari ed ha rivolto un pubblico riconoscimento a Mauro Lucchesi, definendolo come il vero «motore» di quella che è stata una autentica impresa per l’associazione tobbianese. Il taglio del nastro è stato compiuto dal sindaco Ferdinando Betti e dalla presidente della Provincia Federica Fratoni, che si è detta particolarmente compiaciuta di presenziare alla nascita di una struttura di alto valore simbolico per il ruolo del volontariato e per il richiamo alla memoria di una vittima di incidente sul lavoro. Nel pomeriggio, dopo la benedizione da parte del parroco don Cristoforo avvenuta alle ore 16, il campino è stato utilizzato dai giovani e dai meno giovani del paese per tornei di calcio, giochi e divertimenti di ogni genere fino quasi a mezzanotte. «Anche la bellissima giornata che abbiamo passato oggi è merito tuo, caro Michele» ha postato su Facebook uno degli amici che si sono ritrovati al campino.