di David Colzi
marzo 2018
Con un pizzico di amara ironia, potremmo dire che dedicare un articolo ad un’impresa edile nata nel 1965 e tutt’ora in attività… è di per sé una notizia! D’altronde la crisi economica che ormai ci trasciniamo dietro da anni, ha picchiato duro anche nel settore “del mattone”; a riprova di questo, basta guardarsi intorno per vedere nella nostra piana diversi cantieri abbandonati.
Ma lasciamo i foschi pensieri ed entriamo negli uffici di Edil Nardiello, a due passi dalla Smilea, per scoprire questa realtà produttiva a carattere famigliare. L’avventura è iniziata con Gerardo Nardiello (venuto a mancare nel 2017 all’età di 85 anni), originario della provincia di Potenza. Dopo essere stato emigrante in Svizzera ed aver appreso lì i rudimenti del mestiere, Gerardo arrivò nel nostro territorio forte della vicinanza di alcuni parenti. Prima lavorò in una ditta edile di Prato, poi aprì la sua Edil Nardiello a Montemurlo, proprio sul confine di Montale. Inizialmente era solo al timone, ma poi venne affiancato dai fratelli Pasquale e Vito, i quali dopo una ventina d’anni andarono in pensione per lasciare il posto ai figli di Gerardo. La ditta si trasferì a Montale nella sua attuale sede, circa 14 anni fa.
La prima cosa che ci incuriosisce è che Gerardo ha avuto ben cinque figli: Armando, Elena, Vincenzo, Silvio e Giorgio, e tutti hanno deciso di intraprendere il mestiere del babbo. «In effetti la nostra è una famiglia molto unita» esordisce sorridendo Armando. «Poi sarà che l’odore del calcinaccio lo abbiamo sempre avuto dentro al naso! A parte le battute, non c’è una ragione precisa per cui siamo tutti in azienda; forse è stato bravo il babbo a tirarci dentro senza farsene accorgere». Attualmente i ruoli sono così divisi: Armando si occupa in particolare della parte commerciale, invece Elena, diplomata in ragioneria, si occupa dell’amministrazione, mentre gli altri fratelli seguono direttamente i cantieri, interfacciandosi con i tecnici, anche perché Silvio e Giorgio, sono geometri. «Stare tutti i giorni nei nostri cantieri infangandoci le scarpe, ci permette di conoscere ogni singolo particolare costruttivo, dal mattone a vista, fino alla più piccola vite nascosta;» aggiunge Armando «questo consente un servizio più efficace in post-vendita. D’altronde può capitare che ci sia qualcosa da rivedere anche quando il cliente ha già comprato, e noi ci siamo».
Fondamentale è quindi l’ascolto di coloro che nelle case ci vivono, al fine di migliorarsi sempre, senza la presunzione di aver raggiunto livelli di qualità insuperabili: le potremmo definire “critiche costruttive”.
Oltre ai fratelli, in ditta lavorano altri 6 operai specializzati, affiancati da vari professionisti assunti di volta in volta per completare la forza lavoro. I Nardiello continuano così una tradizione imprenditoriale fatta da tre capisaldi: dinamicità, intraprendenza e serietà. Ma ad onor del vero, la serietà può sembrare un requisito scontato… «Tenga presente che il nostro lavoro non inizia e finisce con noi», ci spiega Armando «ma coinvolge altre realtà produttive per la conclusione dell’immobile, quindi se non si è seri e rispettosi del lavoro degli altri, e naturalmente del cliente finale, presto o tardi ci si fa terra bruciata intorno». In effetti, se ci pensiamo bene, il settore degli immobili fa girare oltre l’80% dei servizi merceologici: basta guardarsi in casa per vedere quanti oggetti abbiamo oltre le 4 mura. Da questo punto di vista Edil Nardiello offre un ulteriore servizio, perché a richiesta può curare tutti gli aspetti di un immobile, dall’impiantistica, agli arredi interni, anche su misura: «Noi siamo costruttori dalla A alla Z» sottolinea Armando. La ditta lavora sia direttamente con il cliente finale (vendita o affitto) sia per conto terzi, partecipando a gare d’appalto. Interessante è poi il fatto che Edil Nardiello ha una sorta di marchio di fabbrica, nel senso che i loro edifici prediligono il mattone a faccia vista, i paramenti in pietra e le cornici, quindi tutto all’insegna dell’utilizzo di materiali non pre assemblati e ben visibili. Insomma eleganza e stabilità sono la loro firma. Edifici riconoscibilissimi si trovano ad esempio Montale in via del Sorbo e via Maone e Casello, oppure a Quarrata in via Asiago e via della Robbia. Oltre a questo Armando ricorda con piacere la ristrutturazione della parte rappresentativa della sede pistoiese della Banca D’Italia, dove hanno curato persino l’impiantistica e gli arredamenti.
Questa ditta ruota tutta intorno alla famiglia: per il futuro è pronta la terza generazione? «Alcuni dei nostri ragazzi stanno studiano in questa direzione;» conclude Armando Nardiello «noi ci speriamo, come speriamo nella ripresa del settore che attualmente sta lanciando qualche segnale positivo».