di David Colzi
giugno 2019
Emilio è un giovane pensionato di 65 anni, che dopo quarantun’anni di lavoro, può finalmente dedicarsi a tempo pieno alle sue molteplici passioni, tipo: lo sport (è uno dei “ragazzi” del Bici Club Montale), i funghi (le foto appese in casa sua, testimoniano raccolte miracolose di porcini) e i mosaici. Inutile dire che quest’ultimo passatempo ha attirato la nostra attenzione.
La prima curiosità che apprendiamo è che le tessere usate per le opere, non vengono acquistate, ma sono pezzetti di mattonelle inutilizzabili, regalategli da ditte di laterizi, che successivamente frantuma con il martello e ritaglia a mano con l’uso di pinzette, per ottenere la forma desiderata. Il nostro mosaicista predilige le mattonelle da bagno, perché sono più sottili, quindi più facili da rifinire; ma quando c’è bisogno di un colore particolare, usa anche quelle più dure e spesse. Dal 2002 realizza con continuità le sue opere policrome.
A noi spiega che la passione per l’arte l’ha coltivata fin da ragazzo, grazie una certa predisposizione per il disegno e la pittura. Queste capacità oggi gli sono utilissime per realizzare i bozzetti preparatori. Nei primi anni, sono stati fondamentali i consigli del Maestro Rolando Vivarelli, uno che di mosaici se ne intende. Ed è stato proprio Vivarelli a suggerire a Emilio di usare il Vinavil fra una tessera e l’altra, così da ottenere un effetto trasparente per mettere in risalto i colori, anziché usare solo il cemento e il gesso. Oggi invece, per i suggerimenti c’è la figlia Francesca, forte dei sui studi all’Istituto d’arte di Pistoia.
Per quanto riguarda i soggetti, si potrebbe proprio dire che l’artista spazia dal sacro al profano, visto che ha riprodotto sia il viso di Gesù che quello di Che Guevara. Però non si è fermato solo ai volti di personaggi illustri (fra cui le dive del cinema), ma ha composto anche paesaggi e animali; stupendo è ad esempio la figura di un gallo di profilo, con la coda blu, gialla, rossa e celeste.
D’altronde per Emilio il vero piacere sta nel realizzare i mosaici, a prescindere dal soggetto. Lui prende semplicemente ispirazione da ciò che gli piace, oppure da ciò che vede su internet… invece qualche volta capita che siano i colori dei pezzi a stimolare la sua fantasia: così è nato un paesaggio marino, tutto sulle tonalità del blu. Quasi tutti i suoi elaborati sono quadri di medie dimensioni, ma ci sono anche piccole sculture, che poi altro non sono che mosaici su piedistallo, i cui basamenti sono anch’essi fatti con materiali di recupero; a noi ne ha mostrato uno realizzato con il pezzo di una doccia.
Ma non solo di mattonelle vivono le sue opere; talvolta, per alleggerire un po’ il carico del lavoro, realizza mosaici con il cartone, magari proprio per i suoi amati nipoti, Vittorio e Sofia, che, con questa tecnica, hanno ricevuto: la Sirenetta della Disney, le auto del film Pixar Cars e addirittura l’“Uomo d’acciaio” (in questo caso di cartone…), ovvero Superman. Molto carino è anche un quadro realizzato con i tappi delle bibite, messi l’uno accanto all’altro a formare la silhouette di una chitarra, che fra l’altro è una sua ulteriore passione. Qui, il ringraziamento va ad Avio Signori, gestore del Bar Lume situato nell’ex Circolo Arci di Tobbiana, che glieli ha messi da parte.
In conclusione, prima che vi venga la tentazione di chiederglielo, sappiate che lui non lavora su commissione e le sue opere non sono in vendita: al massimo le regala a parenti e amici.