di Giacomo Bini
febbraio 2012
Ugo Spagnesi, il nonno, ha fondato la ditta nel 1961. Marco, il figlio, l’ha lanciata a tutto campo nel mercato dell’edilizia e Massimo, il nipote, la sta proiettando verso le nuove frontiere delle energie alternative. Questa è la storia di una famiglia e di un’azienda montalese, la Spagnesi Edilizia, che ha celebrato da poco il suo cinquantesimo compleanno. I tre protagonisti della straordinaria staffetta, durata mezzo secolo, hanno tagliato insieme la torta con sopra la cinquantesima candelina, insieme ai 40 dipendenti della ditta e ad una gran folla di clienti e amici. I meno giovani ricorderanno il piazzale dove Ugo ha iniziato a vendere laterizi, proprio dietro casa sua, nel centro del paese.
Erano gli anni del primo boom economico e dello sviluppo urbanistico di Montale. Il figlio Marco, ha preso la guida della ditta giovanissimo, aveva appena 21 anni, e le ha fatto fare il salto di qualità, trasformandola in quello che è tutt’ora, un punto di riferimento per tutto il mondo della costruzione, dai tetti ai bagni, dai rivestimenti agli impianti. L’ultima staffetta, ancora in corso, è quella con Massimo, il più giovane della dinastia, che fa la spola tra Montale e la Cina, alla ricerca delle ultime novità nel campo dei pannelli fotovoltaici, delle pale eoliche e della illuminazione a led. Il segreto della Spagnesi è tutto nella combinazione di radici familiari e proiezione verso il nuovo. <<Abbiamo sempre creduto nell’innovazione>> dice Marco Spagnesi <<siamo stati i primi, a suo tempo, a distribuire le gru alle imprese; i primi a usare i collanti ed i premiscelati, abbiamo fatto convegni e fiere sulla bio-architettura e ora cerchiamo di essere all’avanguardia nel risparmio energetico e pensiamo di aumentare l’organico in questo settore>>. E non sono solo parole, basta passare da via Garibaldi e dare un’occhiata alla sede della Spagnesi.
E’ un vorticare di pale eoliche di ogni foggia e dimensione; è un roteare di enormi pannelli fotovoltaici che girano a cercare il sole come i girasoli, è un laboratorio all’aperto di tutto quello che offre il mondo dell’energia rinnovabile. Perfino i lampioni sulla strada sono sperimentali, perché ognuno funziona con un diverso sistema di illuminazione a led, con un consumo dai 16 ai 50 Kwatt rispetto ai 250 dell’unico lampione tradizionale rimasto. Così la famiglia Spagnesi reagisce alla crisi del settore edilizio, rilanciandosi con lo sguardo al futuro. <<Dopo l’inverno>> dice Marco <<ho sempre visto spuntare la primavera>>. Con questo spirito la continuità familiare, che talvolta nel mondo dell’impresa rappresenta un limite, diventa un punto di forza. <<Quando ci si ritrova a parlare con i familiari>> spiega Marco <<si è sicuri che non ci sono interessi individuali, ma tutti pensiamo allo sviluppo dell’azienda>>.