di Giacomo Bini. Foto: Gabriele Bellini.
dicembre 2020
La principessa Flaminia Borghese e suo figlio, il principe Manfredi Andriani, sono da tempo montalesi di residenza e di elezione, partecipano alla vita della comunità e sono stimati e benvoluti da tutti non tanto per il loro blasone, tra i più illustri e carichi di storia, ma per le qualità umane e l’affetto sincero che dimostrano per il paese di Montale. Sono discendenti di una famiglia, quella dei Borghese, che ha dato alla storia italiana degli ultimi ottocento anni generali e letterati, diplomatici, cardinali e anche un papa di grande rilievo, Paolo V, che ha guidato la Chiesa dal 1605 al 1621.
Eppure la signora Flaminia e Manfredi dimostrano ogni giorno che la nobiltà non sta tanto nel lignaggio, quanto nella civiltà e semplicità dei modi, nella gentilezza d’animo, nella buona educazione e nella disponibilità a mettersi al servizio del bene comune. La loro casa si trova in una delle dipendenze della villa Smilea e dal giardino sul retro dell’abitazione si gode una vista unica sul castello e le sue due torri. «Mi piace tanto questo posto ed è bello vivere a Montale», dice la signora Flaminia, «fino dal 1973 venivamo qui ogni estate con mio marito e tutta la famiglia e da molto tempo ci viviamo stabilmente, ci troviamo molto bene con la gente e ci sentiamo montalesi». Flaminia, che ora ha 87 anni, è una degli otto figli del principe Giangiacomo Borghese. Quando fu fatta la divisione della eredità a lei toccò quella porzione del complesso della Smilea che poi è diventata la residenza prediletta della sua famiglia.
Il marito di Flaminia e babbo di Manfredi, Giovanni Andriani, purtroppo deceduto ormai da qualche anno, è stato un importante diplomatico e ha girato il mondo ma appena aveva un periodo libero dal servizio amava rifugiarsi nella tranquillità della casa montalese. «Mio padre aveva qui i suoi libri», racconta Manfredi, «gli piaceva stare nella sua biblioteca e godersi qualche tempo lontano dal frastuono e dalla frenesia delle grandi città, così anch’io ho imparato ad apprezzare questo posto e la sua gente. Mi piace partecipare alla vita del paese e faccio parte di alcune associazioni molto attive in paese come il Gruppo Alpini, il Comitato per i Festeggiamenti e il rione Smilea». Con gli Alpini Flaminia e Manfredi hanno un legame speciale avendo affidato alle penne nere montalesi la gestione dell’area del laghetto, una vasta porzione del parco della Smilea di loro proprietà. «Gli alpini di Montale sono buoni e sempre disponibili», dice Flaminia, «quando ci chiesero di utilizzare il lago per le loro attività fui contentissima di concederlo perché loro lo tengono benissimo e siamo felici che possa essere utile alla comunità». I Borghese-Andriani hanno anche aperto il loro giardino privato per festeggiare la vittoria del rione Smilea nel torneo di calcio paesano e in un locale di loro proprietà si trova la sede del rione. Manfredi svolge attività di volontariato attivo nelle associazioni di cui fa parte, durante il torneo dei rioni lavora allo stand gastronomico e offre il suo contributo fattivo negli eventi organizzati dagli Alpini e dal Comitato Festeggiamenti. Nato in Spagna, durante uno dei servizi all’estero di suo padre, Manfredi, è da vent’anni residente a Montale. Quando gli si chiede del titolo nobiliare, risponde con la modestia che gli è propria: «Sono cose che non contano». Se quello che conta è il valore intrinseco delle persone e lo stile nelle relazioni umane, Flaminia e Manfredi ne sono un esempio apprezzato da tutti nella comunità montalese.