di Giacomo Bini. Foto: Gabriele Bellini.
giugno 2016
Pale per la pizza che sembrano elementi d’arredo in uno show-room che assomiglia più ad una galleria d’arte che a una sala campionaria. Nel cuore della zona industriale di Montale c’è un autentico gioiello del gusto e dell’efficienza italiana, la ditta Gi.Metal, un’azienda leader mondiale nella produzione di pale da pizza e carrelli per la ristorazione, che vanta sedi in Brasile e negli Stati Uniti ed esporta in tutto il mondo, dal Sudamerica alla Cina. Trenta dipendenti e un campionario di oltre mille prodotti, la Gi.Metal di Marco D’Annibale è un esempio di come le piccole dimensioni non impediscano la competitività a livello globale. La ditta è nata dal laboratorio di fabbro di Giovanni, padre dell’attuale titolare, che insieme ad infissi e ringhiere costruiva a mano anche pale da pizza su richiesta di qualche pizzaiolo. Il figlio Marco ebbe l’intuizione che quel prodotto poteva sfondare e iniziò a proporlo ai rivenditori di articoli per ristorazione. «Nel 1989 andai alla sede della Sip di Pistoia» racconta «sfogliai tutti gli elenchi telefonici d’Italia e poi mi misi in giro, facendo migliaia di chilometri. Mi è sempre piaciuto viaggiare, andare per il mondo e vendere; anche oggi abbiamo sei persone stabilmente in giro in diversi paesi per presentare i nostri prodotti».
Il punto di forza della Gi.Metal è aver capito che la pala non è un attrezzo accessorio, ma una componente fondamentale di quel mondo carico di civiltà, sapori e storia che ruota intorno alla pizza, il prodotto italiano più diffuso sul nostro pianeta. Per il pizzaiolo la pala è come la racchetta per il tennista, un prolungamento della mano: dev’essere leggera, maneggevole, efficiente, spesso personalizzata. «Siamo continuamente in contatto con i pizzaioli» dice Marco D’Annibale «ascoltiamo i loro suggerimenti e cerchiamo di soddisfare le loro esigenze. Siamo in rapporto stretto con le associazioni di categoria e organizziamo corsi di formazione per pizzaioli in tutto il mondo». E proprio dal suggerimento di un pizzaiolo è nata l’innovazione tecnica più importante: la pala con i buchi, per far uscire la farina superflua e impedire che bruci sotto la pizza all’ingresso nel forno. Il perfezionamento tecnico è continuo attraverso una cura minuziosa per i dettagli.
Ci sono pale da 20 euro e pale da 500 euro in fibra di carbonio, leggere come piume. Alcuni pizzaioli vogliono dei pezzi unici, fatti solo per loro. E nel campionario non ci sono solo pale, ma anche spazzole, spatole, rotelle per tagliare la pizza, contenitori per le consegne in motorino e accessori di ogni genere. Sono oggetti lucenti e geometrici in cui vive l’universo della pizza di qualità tipicamente italiana. E infatti nella sede della Gi.Metal, c’è anche una pizzeria interna con ingresso indipendente, denominata “Palapizza” dove si riuniscono i dipendenti o vengono accolti i clienti per una pizza in compagnia. «Mi piace che le persone che lavorano qui» dice Marco D’Annibale «stiano bene in un clima di rispetto e serenità».