di Giacomo Bini
giugno 2018
La maestra Emilia Pratesi è andata in pensione dopo 40 anni di insegnamento (29 di fila a Montale e i primi 11 ad Agliana), e alla scuola primaria Gherardo Nerucci c’è stata una festa in suo onore.
Vi hanno partecipato gli alunni e i genitori della sua classe 4B, ma anche tanti ex alunni, alcuni dei quali sono oggi genitori degli allievi attuali. I bambini indossavano una maglietta con la scritta «Grazie Emilia» e hanno lanciato in aria tanti palloncini colorati. C’è stato poi uno scambio di doni tra i bambini e la maestra. Ogni bambino ha consegnato alla maestra un biglietto con un suo pensiero o un ricordo, mentre Emilia ha donato a ciascuno di loro un libro con una dedica personalizzata. Emilia ha ricevuto un saluto molto commosso da parte della collega e amica Annamaria Biancalani, con la quale ha insegnato per trent’anni nelle stesse classi. Emilia e Annamaria hanno costituito una coppia di maestre caratterizzata da grande intesa e molto amata e apprezzata a Montale. «Emilia è stata una maestra severa e dolce nello stesso tempo» dicono i genitori della classe 4B «che ha saputo insegnare ai bambini non solo le materie scolastiche ma anche la vita e come ci si confronta con gli altri, all’interno della classe e con gli adulti; un’insegnante preparatissima ed eccellente non solo sul piano professionale ma anche per la disponibilità ad un confronto aperto e franco con le famiglie».
Chi si riconosce nella foto si faccia vivo. Si cercano gli alunni della classe prima elementare del 1948. L’insegnante era la maestra Bianconi, che è stata in cattedra per tanti anni a Montale. La scuola era ospitata nei locali dell’attuale palazzo comunale.
Uno degli ex alunni, Sergio Gai di Montale, si è messo in cerca dei suoi ex compagni allo scopo di riunirli a distanza di settant’anni. Sergio è riuscito a trovarne alcuni ma una parte dei volti raffigurati nella foto non ha ancora un nome. Noidiqua lancia dunque un appello a riconoscere i bambini nella foto di gruppo. Se qualcuno identifica se stesso o è capace di individuare il nome di qualcuno può chiamare direttamente Sergio Gai (335 6623030).
Durante la festa delle Quarantore si è tenuta una importante mostra di fotografie di Giordano Tognarelli.
Le foto, che documentano 90 diverse specie di uccelli presenti nel nostro territorio, sono state scattate dal documentarista montalese per far vedere quello che l’occhio distratto della gente non vede, cioè i momenti di compagni della nostra esistenza di cui spesso nemmeno ci accorgiamo ma che costituiscono un elemento essenziale per l’ambiente e per la nostra stessa sopravvivenza. La mostra è stata ospitata nella sede degli Alpini di via Martiri della Libertà nell’ambito della festa delle Quarantore organizzata dal Comitato per i Festeggiamenti. Le foto permettono di cogliere le trasformazioni del nostro territorio perché gli uccelli, secondo Tognarelli, sono «lo specchio dell’ambiente». La mostra si intitola “Conoscere per rispettare” perché l’opera di Tognarelli è animata da un afflato etico, quello di svegliare le coscienze affinché «gli animali presentati nella mostra possano avere ancora uno spazio accanto a noi».
Gli studenti della classe 3IB dell’Istituto tecnico Fedi-Fermi di Pistoia, hanno rimesso a nuovo un computer della scuola dell’Infanzia di via Rodari a Montale.
E’ un esempio di collaborazione tra scuole che potrebbe svilupparsi in un progetto più ampio. L’attività di didattica laboratoriale si è svolta all’interno della disciplina “sistemi e reti e tecnologie informatiche” a cura degli insegnanti Riccardo Niccolai e Marco Guarducci . Gli studenti impegnati sono Matteo Gavazzi, Michele Bonti, Christian Scaramuzzino, Stefano Innocenti, Filippo Tobaldini e Cristian Cito della classe 3IB dell’indirizzo informatico dell’Iti Fedi-Fermi. La consegna del computer rigenerato è avvenuta alla presenza del sindaco di Montale Ferdinando Betti, che ha ringraziato i ragazzi dell’Iti e si è complimentato per la loro bravura. Si è trattato anche di una forma intelligente di recupero di materiali visto che quel computer non era considerato riparabile ai prezzi di mercato. Per la comunità di Montale è stato un risparmio di denaro pubblico, per gli studenti un’esperienza didattica.