di Giacomo Bini
marzo 2015
Montale ha perso recentemente Bruno Biolchi, 82enne, morto il giorno di Natale cadendo dal tetto di casa sua dove era salito per aggiustare una canna fumaria. «Il Biolchi» era un personaggio molto noto in paese e la sua morte, così improvvisa e drammatica, ha destato notevole impressione. Nelle case, in piazza e nei luoghi pubblici, non si è parlato d’altro; i profili facebook sono stati invasi da messaggi di saluto e di ricordo e tanta gente è accorsa a visitare la salma alle cappelle del Commiato della Misericordia. La ragione di tanto affetto e partecipazione è che“Il Biolchi” faceva parte integrante del paesaggio umano del paese: in giro col suo furgoncino “Ape” per la raccolta del ferro, in piazza a fare le frugiate da par suo nella Festa d’Autunno del Comitato, di cui era una colonna, nel bosco, formidabile cercatore di funghi, in luoghi che solo lui conosceva, o al bar Sport con l’immancabile sigaro in bocca a scherzare con gli amici. Senza di lui Montale perde una tessera del mosaico relazionale della comunità, una figura presente in infiniti racconti, in tanti momenti di incontro e di amicizia. Il suo profilo fiero e indipendente, dalla scorza dura e dall’animo generoso, è stato colto perfettamente da un ritratto dell’artista montalese Lindo Meoni, suo fraterno amico e compagno di tante battute scherzose. Anche nella sua morte, Bruno non si è smentito: morire chiuso tra quattro mura non sarebbe stato in linea col personaggio, che amava l’aria aperta e fresca dei boschi e che ha sempre affrontato ogni sfida, anche quelle della vita, senza mai avere paura e con una totale, irriducibile, libertà. Era rimasto l’unico, nell’epoca dei cellulari, che per trovarlo bisognava semplicemente fare un giro per le strade del paese, sicuri che lo si sarebbe incontrato.
La popolazione di Tobbiana non ci sta e si mobilita contro la chiusura dell’ufficio postale programmata da Poste Italiane. Sono già diverse centinaia le firme raccolte sotto una petizione presente alla casa del popolo e in diversi negozi del paese. «In questo paese gli anziani sono il 90 per cento» sostiene Daniele Nesi «e ci sono molti invalidi. Per tutte queste persone sarebbe un disagio enorme andare a Montale o in un altro ufficio. Molti non dispongono nemmeno dei mezzi per spostarsi». «Questo ufficio serve una popolazione di 2.500 abitanti tra Tobbiana e Fognano» dice Dino Bruni «non si tratta di una piccola frazione di poche centinaia di residenti». I cittadini di Tobbiana fanno notare che nell’ufficio postale vengono depositati molti risparmi. La perdita delle Poste è vissuta come un insopportabile impoverimento per il paese. La giunta comunale ha aderito, come altri Comuni colpiti dal tagli degli uffici postali, al ricorso al Tar nei confronti del piano di ristrutturazione presentato da Poste Italiane. In una affollata assemblea organizzata al circolo Arci del paese dal Pd di Montale, la popolazione ha manifestato tutta la sua protesta. I cittadini fanno presente tra l’altro l’ottimo rapporto esistente da tempo con gli operatori delle Poste di Tobbiana che sono molto disponibili nei riguardi degli utenti.
I Comuni di Agliana e Montale organizzeranno insieme le attività di protezione civile. Il primo atto di questa collaborazione, che rientra nel piano della gestione associata dei servizi, sarà un corso di formazione unico per i volontari del settore. Per lanciare il percorso formativo, si sono riuniti per la prima volta i rappresentanti di tutte le associazioni di Montale e di Agliana impegnate nella protezione civile. All’incontro avvenuto nel salone della villa Smilea, hanno partecipato anche gli assessori competenti Marianna Menicacci di Montale e Italo Fontana di Agliana, oltre al funzionario regionale ingegner Alessandro Guarducci, come referente del sistema toscano della Protezione Civile. Erano presenti in sala molti volontari della Croce Rossa della piana pistoiese, della Misericordia di Agliana e di Montale, della Croce d’Oro di Montale, del Gruppo Volontari della Protezione Civile e della Vab di Montale. Nel corso del convegno è emersa come esigenza centrale quella di effettuare una formazione dei volontari, come è richiesto non solo dalla normativa nazionale, ma anche dal Regolamento Regionale della Toscana.
Da lunedì 2 febbraio il centro di raccolta “Maciste”, ubicato presso la sede Cis di Montale, in via Tobagi, 16/A, ha ampliato l’orario di apertura anche al pomeriggio, per tre giorni alla settimana. Con questo ulteriore servizio, Cis accoglie la richiesta dei Comuni serviti (Montale, Agliana e Quarrata), al fine di agevolare i conferimenti dei rifiuti da parte dei cittadini. Questo il nuovo orario: dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12.45, il lunedì, mercoledì e venerdì apertura anche al pomeriggio dalle 14 alle 16.30. La consegna dei kit e dei sacchi utili alla raccolta porta a porta, viene effettuata solo al mattino. Dunque Cis amplia il servizio alla piattaforma ecologica Maciste, attrezzata per lo smistamento dei rifiuti affinché vengano recuperati, riciclati o smaltiti più agevolmente, e dove si possono conferire anche gli ingombranti. A Maciste si possono portare gratuitamente scarti derivanti da piccole demolizioni domestiche, arredi ed elettrodomestici, legname, cassette, pallettes, mobili, residui da potature, sfalci, foglie, carta e cartone, vetro, materiali in ferro, lattine ed alluminio, plastica, gomma e pneumatici, abiti smessi, beni durevoli dismessi. Insomma tutto quello che viene abbandonato selvaggiamente, di solito in luoghi periferici del territorio.
di Piera Salvi