I brevi di Noidiqua

I brevi di Noidiqua

di Giacomo Bini

settembre 2014

 

Grande partecipazione alla cerimonia del 70esimo anniversario della strage nazista di via Martiri della Libertà. La celebrazione è iniziata con il raduno in piazza e con la Santa Messa presieduta dal preposto di Montale Don Paolo Firindelli. Tanti sindaci con la fascia tricolore e decine di gonfaloni hanno guidato il corteo, accompagnato dalla Banda di Fognano, che dopo la Messa, è partito da piazza Matteotti per poi sostare, in via Martiri, davanti alla lapide posta nel punto in cui, il 4 settembre del 1944, furono impiccati Luigi Malusci, Nello Staderini, Anselmo Giugni, Giuseppe Bessi e Antonio Gambi come rappresaglia per l’uccisione di un soldato tedesco. I tedeschi, dopo aver eseguito l’impiccagione, vollero che i corpi fossero lasciati appesi ai rami dell’albero che era servito come forca e solo la pietà e il coraggio di alcuni cittadini, dopo alcuni giorni, fece sì che potessero essere rimossi. Per il tributo pagato nel periodo dell’occupazione tedesca il Comune di Montale è stato insignito nel 2012 della medaglia di bronzo al valore civile.

 

La strada tra Tobbiana e la Cascina è in stato di progressivo dissesto, piena di buche e pericolosa per la circolazione. Nessuno provvede alla manutenzione perché non si sa nemmeno chi è il proprietario della strada, che non è comunale, né provinciale, né vicinale. E’ una terra di nessuno, senza padroni e senza responsabilità, al punto che se qualcuno fosse vittima di un incidente dovuto alle buche, non si saprebbe nemmeno a chi chiedere il risarcimento del danno. Per qualche anno il Comune di Montale si era attribuito la titolarità della strada per poterci fare un po’ di lavori, ma poi fu chiarito che non ne aveva il diritto e fu tolta la classificazione di strada comunale. In effetti, per gran parte del suo percorso la strada si trova nel territorio di Montale, ma per un tratto entra e esce dal comune di Cantagallo per poi sfociare in quello di Pistoia. Troppi gli enti da coinvolgere e nessuno con la voglia o la capacità di spendere soldi. Fino a qualche anno fa era la Comunità Montana ad intervenire ogni tanto per dare una sistemata, ma ora la Comunità Montana non c’è più e la strada è ancora più abbandonata.

 

La comunità di Montale ed in particolare il mondo dello sport e del calcio locale sono in lutto per la perdita di Giovanni Napolitano, morto improvvisamente, all’età di 35 anni, mentre conduceva un allenamento in campo di calcio a Narnali. Napolitano era pratese ma aveva giocato per due anni nella squadra montalese dell’Antares in seconda categoria. E’ stato grande il dolore tra gli ex compagni di squadra, che costituivano un gruppo molto unito cementato da un’amicizia che andava ben oltre il terreno di gioco. A Montale molti appassionati di calcio si ricordano di Giovanni Napolitano fin da quando giocava nella squadra Juniores del Montemurlo che era allenata allora dal tecnico montalese Romano Nencini.

 

L’Avis di Montale ha celebrato il suo decimo anniversario dalla fondazione con una festa che si è tenuta presso la Parrocchia di Tobbiana. Dal 14 novembre del 2004, quando l’Avis montalese ha mosso i suoi primi passi con 14 donatori attivi, si è registrata una crescita progressiva fino ad arrivare agli attuali 380 donatori con 703 donazioni effettuate nel 2013 per una media di due donazioni a testa in un anno. Nel suo primo decennio di vita l’associazione ha contribuito alla donazione con un totale di 2.690 sacche di sangue, 1109 di plasma e 17 di multicomponenti. Ma il bilancio più importante e nettamente positivo è quello riguardante la costante opera di sensibilizzazione compiuta nella comunità di Montale attraverso iniziative informative, partecipazione a manifestazioni pubbliche e anche forme innovative di divulgazione come la sponsorizzazione di squadre di calcio e di altri sport. Un caso esemplare è per esempio quello della formazione locale di basket che milita in serie C, che ha adottato il marchio Avis come proprio nome sociale. Va inoltre ricordato che l’Avis di Montale svolge anche le funzioni di “Admo point” per la donazione del midollo osseo.

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