“il chicco di grano” – venticinque anni di attività

“il chicco di grano” – venticinque anni di attività

di David Colzi. Foto: Gabriele Bellini

dicembre 2024

“Il chicco di grano” è la tipica bottega di quartiere, che non offre solo prodotti, ma è anche un punto di ritrovo per la comunità, dove si può entrare a fare due chiacchiere lontani dalla logica del “compra e paga”, tipica della grande distribuzione. Noi siamo andati a trovare le attuali proprietarie, le sorelle Lucia e Francesca Biancalani, approfittando del fatto che lo scorso 11 settembre, il loro forno-alimentari ha festeggiato i primi venticinque anni di attività con una bella serata, piena di persone, amici e clienti.

Il negozio ha aperto 2 agosto del 1999; è un bel traguardo per un’attività artigiana!

«Sì» esordisce sorridendo Lucia «e siamo sempre stati qui, in via Martiri della libertà 45. Inizialmente i proprietari erano Giuliana Giusti e Sebastiano Mastrella mentre io ero dipendente. Dopo una decina di anni sono subentrata a Sebastiano come socia di Giuliana. Dopo ancora un’altra decina di anni si è aggiunta mia sorella Francesca. Da poco siamo rimaste noi due, in quanto Giuliana è andata in pensione».

Venticinque anni significano almeno due generazioni di clienti…

«E’ proprio così. Alcuni li abbiamo visti crescere, da quando andavano a scuola ad ora e magari vengono qui con i loro figli. è una grande soddisfazione ed è stato bello vedere tanti di loro partecipare alla nostra festa di settembre, assieme ai colleghi commercianti di Montale».

Il vostro segreto?

«Un rapporto amichevole con i clienti, oltre ad aver creato un piccolo punto di ritrovo, dove le persone si incontrano anche solo per pochi minuti e fra una chiacchiera e l’altra, offriamo persino degli assaggi».

Qual è la situazione del vostro settore?

«La pandemia ha segnato un po’ un’inversione di rotta» dice Francesca, «perché le persone hanno riscoperto le botteghe di quartiere, e finito quel periodo, in diversi hanno comunque deciso di continuare a frequentare le realtà di paese».

«Anche noi in quei terribili momenti» ricorda Lucia «abbiamo dato il nostro piccolo contributo alla comunità, non solo con il servizio a domicilio dei nostri prodotti, ma rendendoci disponibili a portare ai clienti altre cose di cui avevano bisogno, tipo le medicine, andando a prenderle per conto loro in farmacia, per poi consegnargliele insieme al pane».

Il locale come si evoluto nel tempo?

«Siamo andati incontro alle esigenze della clientela e ai nuovi stili di vita» aggiunge Lucia. «Agli inizi eravamo una vera e propria panetteria, poi abbiamo aggiunto la gastronomia, preparando primi, secondi, contorni e sughi. Oltre a questo sforniamo pizze, schiacciate e dolci, sempre con un occhio di riguardo alle nostre tradizioni gastronomiche stagionali. D’altronde oggi andiamo tutti di fretta e il take away è una valida risorsa per le famiglie. Inoltre, con questo tipo di offerta, possiamo servire rinfreschi e compleanni».

Mi incuriosisce la vostra insegna, dove c’è scritto: “complementi d’arredo”.

«Nel 2018, con il mio arrivo nel locale» specifica Francesca «abbiamo rinnovato l’ambiente e con l’occasione abbiamo aggiunto la vendita di piccoli complementi di arredo, dato che io ero già inserita nel settore, avendo avuto un negozio a Pistoia di questi articoli».

Di tutto un po’, come una volta…

«Però siamo anche una bottega contemporanea, essendo molto attive su Facebook e Instagram. Al riguardo è doveroso ringraziare la nostra dipendente, Melissa Immordino, che oltre ad essere un aiuto insostituibile in negozio, cura la parte social de “Il chicco di grano”».

Non resta che augurare tanti altri anni di attività alle sorelle Biancalani, certi del valore che hanno le realtà produttive come la loro, per una piccola comunità come la nostra.

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