di Piera Salvi
settembre 2023
Cordoglio infinito nella comunità aglianese e oltre per la scomparsa del dottor Guido Pastacaldi, avvenuta il 3 agosto scorso all’ospedale fiorentino di Careggi, dove era ricoverato in seguito alla grave malattia che l’aveva colpito. Il noto e stimato medico aveva 69 anni ed era in pensione da appena un anno. Alle cappelle del commiato della Misericordia di Agliana, dove era allestita la camera ardente, c’è stato un vero pellegrinaggio di tante persone, per condividere il dolore con i familiari, ma anche per esprimere la riconoscenza dei suoi tantissimi ex assistiti, dei colleghi e di tanti che l’hanno conosciuto e apprezzato. Il dottor Pastacaldi ha lasciato un grande dolore nella sua famiglia: la moglie Cosetta Pasticci (anche lei stimato medico di famiglia) i figli Sandro (medico di base specializzato in radiologia) e Paolo (informatico), i fratelli Marco e Roberto. Tra i colleghi Pastacaldi è ricordato come «Un amico e maestro prezioso, un medico eccezionale che ha donato tutta la sua vita a chi soffre, con grande cuore e grandi qualità». Era andato in pensione il 30 luglio 2022, dopo quarant’anni di servizio come medico di base ad Agliana, con competenza, umanità e passione. Era stato coordinatore dell’Aggregazione funzionale territoriale Agliana-Montale, animatore di formazione della Regione Toscana, tutor per la formazione specifica in medicina generale. Pochi giorni dopo il pensionamento ci aveva detto: «E’ un dispiacere grande avere lasciato i miei assistiti. Ringrazio tutti per l’affetto e la gratitudine che mi hanno dimostrato. Il medico di famiglia entra nella vita e nelle case delle persone, è insostituibile nel territorio, è l’interconnessione con altri servizi che garantiscono la salute».
Il 2 giugno 2022 aveva ricevuto l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica italiana per l’impegno profuso con abnegazione nella sua professione. Per l’ultimo saluto, la chiesa di San Piero ad Agliana era gremita e c’erano tante persone anche fuori, a dimostrazione dell’affetto e della gratitudine di una intera comunità. «Ogni uomo semplice porta in cuore un sogno, con amore ed umiltà potrà costruirlo», queste le parole della preghiera di San Damiano, intonata dal coro parrocchiale di San Piero per accogliere l’ingresso in chiesa del feretro del dottor Guido Pastacaldi. Perché lui era così: un uomo eccezionale ma semplice che con umiltà ha messo la sua esperienza a disposizione degli altri. Ed è sicuramente per questo che la sua scomparsa ha generato una vera ondata di affetto e riconoscenza.
Il parroco di San Piero, don Paolo Tofani, che era anche amico e un suo assistito, ha ricordato la disponibilità verso gli altri che ha sempre distinto Pastacaldi. «E’ stato un servitore della comunità» ha detto don Paolo, «con coraggio e coerenza ha dato tutto sé stesso. Lascia un vuoto nel territorio. Dobbiamo essere vicini alla sua famiglia. Ho conosciuto Guido quando era studente universitario e faceva servizio volontario in un brefotrofio. Già allora c’era nel suo animo lo stimolo all’impegno per gli altri, che è rimasto per sempre. Il medico è uno spaccato importante nella vita delle persone, oltre la terapia. Lo sguardo di un medico ci fa capire che condivide la sofferenza. Oggi in particolare è molto difficile fare il medico di base ma è una figura fondamentale. E il dottor Pastacaldi è stato prezioso. Il suo credo è stato il servizio, anche agli ultimi per i quali ha sempre avuto un’attenzione particolare e per la famiglia che ha profondamente amato».
Pastacaldi era aglianese ed ha sempre esercitato la professione ad Agliana, anche se diversi anni fa si era trasferito con la famiglia a Montale. Riposa nel cimitero Il Giardino di Agliana. La famiglia ha ringraziato commossa per l’intensa e inaspettata dimostrazione di affetto. Sicuramente la ricompensa più grande per lui, medico che curava con i farmaci ma anche con le parole e gli abbracci, rassicurando i pazienti.
