il reflusso gastroesofageo

il reflusso gastroesofageo

di Paola Maria Mandelli

dicembre 2021

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo molto diffuso caratterizzato da bruciore, acidità, rigurgito, a volte tosse.

È causato, fondamentalmente, dalla risalita involontaria del contenuto gastrico lungo l’esofago. L’esofago è “il tubo” che porta il cibo dalla bocca allo stomaco. All’estremità inferiore è presente una valvola (sfintere esofageo inferiore) che impedisce il passaggio del contenuto dello stomaco in esofago e si rilascia dopo la deglutizione per permettere il passaggio del cibo nello stomaco. Se la valvola non funziona correttamente si può verificare reflusso di acido cloridrico, di bile e di cibo dallo stomaco nell’esofago.

A volte, può essere favorito da un’ernia iatale, cioè da una risalita dello stomaco nel torace attraverso il diaframma, ma non sempre l’ernia iatale si associa al reflusso e viceversa. La cura del reflusso gastroesofageo comprende inibitori di pompa protronica ad alto dosaggio prima di colazione e prima di coricarsi per i primi 10-15 giorni poi solo la mattina e al bisogno assumere una compressa o una bustina di antiacido, e fondamentale è l’adozione di una alimentazione e di uno stile di vita corretti sia per prevenire, sia per curare la malattia.

Prima regola: mangiare lentamente.

Per questo motivo è essenziale che la masticazione sia molto lenta e che la dieta preveda l’assunzione di quattro o cinque piccoli pasti anziché una o due grandi mangiate giornaliere.

Evitare

Gli alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco come ad esempio i cibi ricchi di grassi, formaggi stagionati, il cioccolato, gli insaccati e le fritture.

Le bibite gassate, i legumi e l’abitudine di masticare chewingum aumentano direttamente o indirettamente la quantità di aria che aumenta la pressione all’interno dello stomaco favorendo la risalita verso l’alto del contenuto gastrico.

Alimenti che hanno caratteristiche intrinseche irritanti (vino bianco, aceto, alcolici, superalcolici, succo di pomodoro o di agrumi) a cui vanno aggiunti anche the, caffè, cacao, menta, alcol e gli alimenti o le bibite che gli contengono perché favoriscono la produzione acida.

I pasti abbondanti, specie la sera.

Non prendere peso. L’obesità ed il sovrappeso aumenta il reflusso.

Non fumare.

Evitare di coricarsi subito dopo aver mangiato: può essere utile una passeggiata!

Evitare quei movimenti che aumentano la pressione addominale (flessioni del busto) e gli indumenti troppo stretti

Elevare di 10-15 cm la testiera del letto.

Non abusare di alcuni farmaci come i FANS (aspirina, ibuprofene, diclofenac etc) o alcuni sedativi, tranquillanti ecc. Si consiglia in ogni caso di comunicare il loro uso al medico, in modo da controllarne la compatibilità con la malattia e trovare, eventualmente, delle alternative.

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