di Giacomo Bini. Foto: Gabriele Bellini
dicembre 2013
Gli abitanti di Striglianella sono molto affezionati alla loro chiesetta perché è stata costruita dalla gente del paese. Nel 2014 la chiesa compirà cento anni perché fu inaugurata il 17 settembre del 1914. Intitolata a San Pietro, è ancora consacrata e funzionante, perfettamente arredata e curata. Inoltre, adiacente alla chiesa e costituente con essa un unico complesso architettonico, c’è la vecchia scuola elementare, anch’essa edificata dalla popolazione, rimasta aperta fino al 1973. Chiesa e scuola sono sempre state l’orgoglio degli abitanti del paese, che se ne sono sempre presi cura. Nel 2002 furono restaurate le tre campane e il campanile grazie ad un contributo del Gruppo Alpini di Montale.
La storia della chiesa e della scuola risale all’inizio del ‘900, quando la marchesa Covoni donò un terreno ad un suo contadino, Pietro Betti. Su quel terreno, nel 1913 si iniziò a costruire la chiesetta ad opera dei paesani. Gli uomini alle opere di muratura, le donne a prendere l’acqua con i secchi nel torrente Agna. In una targa affissa sul piccolo edificio, si leggono i nomi dei fondatori: Pietro Betti, Giovanni Meoni, Pietro Meoni, Atto Meoni, Ferdinando Matteoni, Fabiano Lucchesi, Casimiro Biancalani e Simeone Torracchi, che furono “generosamente coadiuvati” dalla duchessa Maria Covoni Borghese e dal signor Pietro Prosperi. Subito dopo fu costruita anche la scuola. Sempre nel 1914 fu stipulato un atto di donazione del terreno con la cappella da parte di Pietro Betti, alla gente di Striglianella che, unita in un comitato, si impegnava a curare e a mantenere l’edificio. Nel 1991 il Comune, quando era assessore Edda Magnani, elaborò un progetto, poi non realizzato, per recuperare i locali della scuola e farne un museo etnografico e anche un punto di sosta per trekking.
