di Marco Bagnoli
dicembre 2022
E dopo alcuni anni ecco che siamo tornati a trovare una nostra vecchia conoscenza, poco oltre la piazza di Montale. Stiamo ovviamente parlando del Cochino, l’albergo ristorante che vale da solo un pezzo importante della storia del paese. Il Cochino storico era Ettore Sbrinci, nonno del Cochino dei nostri giorni, che si chiama Ettore Sbrinci pure lui, e tutta questa storia di nonni e nipoti si tramanda nello stesso pezzo di strada, via Fratelli Masini, più o meno a partire dall’epoca nella quale il Comune di Montale si separò da quello di Agliana. Uno dei figli del “nostro” Ettore, Lorenzo, è in giro per il mondo a cucinare e fare dolci; l’altro, Andrea, è invece ancora qui in paese, e infatti dal 2009 è diventato titolare dell’albergo.
Ma allora qual è la notizia?, Direte voi. La notizia è che dopo ben venticinque anni di gestione esterna, il ristorante tornerà alle cure della famiglia Sbrinci, entro la fine dell’anno. Questo vuol dire che potrete tornare a gustare i piatti tipici del Cochino, così come li avete apprezzati in tutti questi anni realizzati dalle mani sapienti della passata gestione; solo che adesso a mettere su il “bollino qualità” su tutto quello che verrà cucinato sarà di nuovo la famiglia Sbrinci, com’era nel passato. Anzi, a dimostrazione della serietà dell’impegno preso, la carta su cui è scritto questo articolo è tutta impolverata dei calcinacci della nuova sala ristorante – talmente nuova che ancora deve essere terminata! Ma non temete, sarà ultimata prima di quanto pensiate… Si tratta di un’operazione, a nostro modesto avviso, piuttosto coraggiosa, viste le recenti fibrillazioni del costo dell’energia – e di tutto il resto. Ma un vero imprenditore non si tira certo indietro, accetta il rischio d’impresa e tira dritto. E del resto le costanti di fondo rimangono al loro posto: da una parte la passione di chi crede da generazioni in un’azienda di famiglia – e la stessa passione di quelli a cui piace mangiare bene; e dall’altra parte restano le bellezze della Toscana, che continuano a brillare nei dintorni di Montale – da Firenze alla Versilia, da Pisa a Siena, fino all’Abetone, ideale cornice per un’accoglienza d’altri tempi.
Insomma, noi ci siamo stati, adesso tocca a voi.