di Giacomo Bini
dicembre 2024
Più volte ci siamo occupati nella nostra rivista degli edifici scolastici di Stazione perché per molti anni hanno costituito un grave problema, una ferita aperta nella vita della frazione.
Un nostro articolo del 2013 iniziava così: “Le scuole elementare e materna di Stazione sono da demolire e rifare ormai da decenni. Costruite negli anni settanta, contengono amianto nel tetto e nelle pareti perimetrali e sono edifici del tutto inadatti alla loro funzione” e nello stesso articolo si riferiva che già nel 2001, cioè 23 anni fa, i genitori riuniti in assemblea avevano espresso così la loro preoccupazione: «Accadono nella scuola episodi di continuo degrado, il tetto vola via per il vento, piove dentro le aule, ci sono buchi e crepe nel muro e temiamo che l’amianto nel tetto e nelle pareti sia respirato dai nostri bambini». Il tempo per le scuole di Stazione è sempre trascorso molto lentamente e i progetti e le realizzazioni sono andati al passo della lumaca. Nel 2007 il Comune per iniziativa dell’allora assessore all’istruzione Michele Fiesoli, purtroppo scomparso prematuramente nel marzo del 2023, fu lanciato un concorso di idee per un polo scolastico alla Stazione comprendente asilo nido, scuola dell’infanzia e scuola elementare. Parteciparono 77 progettisti e la giuria scelse lo studio dell’architetto Stefano Niccoli di Firenze. Il primo cantiere ad aprire fu quello per l’asilo nido, ma l’opera è stata lenta e travagliatissima tanto che il nuovo asilo è stato inaugurato soltanto nel 2017. Nel marzo del 2015 la bufera di vento scoperchiò le scuole di Stazione e la giunta comunale decise di trasferire gli alunni in altri edifici scolastici del capoluogo e di considerare inagibili le vecchie scuole proponendosi di costruire una scuola primaria nuova. I lavori per la nuova elementare di Stazione sono iniziati nel 2019, ci sono stati infiniti rallentamenti, tanto che la nuova scuola ha aperto i battenti soltanto all’inizio del presente anno scolastico, cioè nel settembre scorso.
E’ stato talmente sofferta e lunga la realizzazione che il sindaco di Montale Ferdinando Betti, nel dare l’annuncio dell’apertura della nuova scuola, si è espresso così sul suo profilo Facebook: «Non posso che chiedere scusa per questa lunga attesa» ha scritto il sindaco Ferdinando Betti «ai ragazzi, alle loro famiglie, al dirigente scolastico, agli insegnanti, al personale Ata e a tutta la frazione di Stazione. è stato un percorso lungo e difficile, ma credetemi che non siamo mai stati con le mani in mano e ora posso dire con certezza che ci siamo, finalmente con l’inizio del nuovo anno scolastico le suole elementari di Stazione sono aperte e questo è quello che conta».
La nuova scuola è intitolata a Lorenzo Nesi, un linguista del XIX secolo nato a Tobbiana nel 1781, autore tra le altre opere di un importante Dizionario Ortologico-pratico della lingua italiana. Ora al progetto del polo scolastico di Stazione manca la scuola dell’infanzia, che attualmente si trova nell’edificio dell’ex asilo nido del capoluogo in via Rodari.