di Giacomo Bini
giugno 2024
Da Montale a Porretta per l’antica strada dei Longobardi attraverso le valli dell’Agna e delle Limentre. Sta per essere inaugurato, nel prossimo settembre, un percorso di cammino di grande fascino, ricco di storia e bellezze paesaggistiche, che viene riscoperto grazie ad un gruppo di associazioni tra le quali l’Auser, il Gruppo podistico Trekking e camminatori di Montale, l’associazione Passione Natura – Biobiettivi e l’associazione 4 Passi.
Ecco la descrizione della strada che ci stata fornita dallo storico locale Andrea Bolognesi: «La strada, di origine etrusco-romana, fu usata dai Longobardi per collegare i loro insediamenti nella pianura (Carmignano, Tizzana, Iolo, Vignole, Agliana) con gli insediamenti nelle valli della Limentra Orientale e del Reno (Torri, Treppio, Stagno, Gaggio Montano). Lungo la strada sorgevano importanti strutture civili e religiose come l’Abbazia regia longobarda di San Salvatore in Agna, il Bagno termale di Bronia, la chiesa di Santa Cristina, i paesi di Fognano e Tobbiana, l’insediamento religioso di San Poteto, l’ospizio di Vallechiara alla Cascina di Spedaletto, sullo spartiacque appennico, l’insediamento monastico di Glozano sostituito poi nelle sue funzioni dalla Badia a Taona, i castelli di Torri e Treppio, l’ospizio di Sant’Ilario per secoli possesso dell’Abbazia di San Salvatore in Agna, il paese di Badi e infine Porretta Terme».
Molto vario il paesaggio che offre la strada con le vedute panoramiche sulla pianura e fino al Pratomagno e al Monte Serra e le cime dell’Appennino con i suoi boschi di castagno, le faggete e le abetaie della riserva naturale dell’Acquerino. Il percorso può essere coperto in tre giorni di cammino con pernottamento in strutture recettive alla Cascina di Spedaletto, a Treppio e a Porretta.
La prima tappa, dalla Badia di San Salvatore alla Cascina, della lunghezza di 11 chilometri e un dislivello di 910 metri (con una discesa di 120 metri) si può fare in cinque ore circa. La seconda tappa dalla Cascina a Treppio,di 19,500 chilometri, un dislivello di 560 metri in salita e 820 in discesa, si percorre in circa sette ore. La terza tappa, da Treppio a Porretta, di 16,300 chilometri e un dislivello di 350 metri in salita e 630 in discesa di copre in sei ore. Il nuovo cammino, che si raccorda al cammino di San Jacopo e a quello della Viva Francesca della Sambuca, intende valorizzare dal punto di vista turistico una zona dalla natura incontaminata e al contempo piena di testimonianze storiche (si pensi solo all’affresco di Soffici a Fognano, al monumento di Jorio Vivarelli e, in montagna, al Sasso del diavolo e al Sasso di Catiro). Il progetto coinvolge i Comuni di Montale, Cantagallo, Pistoia, Sambuca Pistoiese, Castel di Casio e di Alto Reno Terme oltre alle province di Pistoia, Prato e Bologna oltre alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna.