di Serena Michelozzi
settembre 2017
“Sottoterra tutto è buio, nascosto, e se l’esploratore non arriva a illuminare quei luoghi con la propria lampada, nessuno può mostrarglieli indicandoglieli da lontano (…) è come trovarsi in una valle attorniata da montagne che precludono l’orizzonte e sapere che dietro quelle montagne non c’è mai andato nessuno (…) Due sono le cose che possono accadere: aver paura dell’ignoto e restare per sempre nella valle oppure, decidere di vedere (…)”
Francesco Sauro da “L’abisso”.
Loriano ha fatto della speleologia il suo hobby, iniziando ad avvicinarsi ad essa in età matura grazie ad un gruppo di amici che lo convinsero ad aggregarsi ad un’uscita in grotta sui monti della Calvana: «Andai per curiosità e stetti al gioco, anche quando mi chiesero di iscrivermi al corso di speleologia che stava per iniziare presso la sezione del Cai di Pistoia. Fu un’esperienza positiva!» ci racconta Loriano, che dopo quell’esperienza è entrato a far parte del Gruppo Speleologico Pistoiese del Club Alpino Italiano (Cai) di Pistoia. La sezione del Cai svolge una serie di attività che vanno dall’Alpinismo all’Escursionismo, dallo Sci-Alpinismo alla Speleologia e Torrentismo. Il gruppo di Loriano (Gspt) si occupa di Speleologia e Torrentismo, e organizza, annualmente, corsi di primo livello di queste discipline, a cui fanno seguito uscite con i soci del gruppo quasi ogni fine settimana. Le uscite del gruppo si dirigono di norma sulle Alpi Apuane, saltuariamente in grotta sui monti della Calvana, ed anche fuori regione. Da diversi anni il Gspt collabora con il gruppo degli scout Agesci di Quarrata per accompagnarli in grotta ed ha inoltre partecipato al progetto “Speleologia e disabilità”, organizzato dalla Federazione Speleologica Toscana, con l’accompagnamento in grotta di ragazzi con disabilità motorie, che, al pari degli altri, hanno moltissima curiosità di provare questa avventura.
Con il gruppo di lavoro dei ricercatori del Museo “La Specola” di Firenze, Loriano e i suoi compagni speleologi contribuiscono inoltre al progetto “ToscoBat” nella raccolta dei dati sui pipistrelli delle cavità sotterranee della Toscana, al fine di attuare concrete azioni per la loro conservazione, e l’individuazione delle colonie più importanti. Non solo: le esplorazioni in grotta degli appassionati a questo hobby sono anche finalizzate all’analisi della circolazione delle acque nel sottosuolo, allo studio della vita esistente all’interno della grotta e alla riscoperta dei camminamenti sotto la città, nella specie lungo il percorso della Brana all’interno delle mura di Pistoia. «Grazie alla speleologia» continua Loriano «ho fatto esperienze ricche di ricordi positivi; per esempio, non sapevo che si trovassero fiumi all’interno delle montagne e ricordo la meraviglia di quando, seguendo il fiume interno alla montagna, io ed il mio gruppo, siamo arrivati sulle rive di un profondo lago; spettacolare è quando, durante le esplorazioni, troviamo gallerie ricoperte di sabbia bianca e camminiamo in posti che nessuno ha mai calpestato…o ancora quando, dopo avere sceso pozzi profondi scavati dall’acqua, ci troviamo in saloni immensi, dove le nostre lampade non riescono a illuminare la volta della grotta».
Secondo Loriano praticare questo tipo di hobby non richiede particolari doti fisiche e/o caratteriali, se non un fisico sano, uno spirito avventuroso, una preparazione tecnica e psicologica, una certa attitudine a muoversi su terreno sconnesso… ed ovviamente non bisogna soffrire di claustrofobia! «Non è facile incuriosire il pubblico ad un’attività come la speleologia. Nonostante le grotte abbiano radici profonde nella memoria dell’uomo, la maggior parte delle persone ha poche informazioni sull’attività degli speleologi. La speleologia non è solo la scienza che studia le caverne naturali, dal punto di vista geologico, fisico, biologico e paleontologico, ma è anche un’attività che nell’insieme ti arricchisce di conoscenza e di curiosità, dandoti qualcosa in più a livello di bagaglio personale. Si impara a muoversi in ambienti ostili e si acquisisce sicurezza» conclude Loriano Lucchesi.