di Giacomo Bini. Foto: Gabriele Bellini.
giugno 2022
Lucrezia Ceneda è una stilista montalese di 28 anni che ha da poco presentato la sua prima collezione, intitolata “Imbalance” nella suggestiva cornice della cantina della Fattoria di Casalbosco. Il grande successo di pubblico e i tanti applausi ricevuti dalla sfilata sono il migliore incoraggiamento per la giovane stilista che aspira a proseguire il suo cammino creativo e a farsi conoscere nel mondo della moda. «Ho scelto cosa fare nella vita già in seconda media» racconta Lucrezia «mio zio era un perito tessile ad alto livello, ho visto creare filati per l’alta moda e mi è nata una passione che ancora mi guida e poi ho scoperto di possedere delle capacità manuali e anche il gusto di lavorare con le mani, di manipolare i materiali in modo creativo mi è rimasto sempre».
Lucrezia ha frequentato il Liceo Artistico Brunelleschi a Montemurlo e ha proseguito all’Università con il Polimoda laureandosi nel 2017 come Fashion Designer con una tesi di laurea consistente nel primo nucleo di quella collezione che, in una forma molto ampliata, è stata presentata a Casalbosco. Lucrezia ha preparato la sua collezione al di fuori del suo lavoro quotidiano, che svolge in un’azienda di maglieria di Prato, utilizzando tutto il tempo disponibile, la sera e anche la notte. Ha progettato, disegnato, scelto i tessuti e cucito personalmente ogni singolo capo. «Quando parti dall’inizio e arrivi alla fine di un capo» spiega «è più bello che disegnarlo e poi farlo realizzare. Soprattutto sono affascinata dalla manipolazione dei tessuti, dalla possibilità di riutilizzare un tessuto, sia ricco che povero, cambiandogli i connotati».
La collezione “Imbalance” è ispirata alla realtà degli ospedali psichiatrici di fine Ottocento e primo novecento: tessuti poveri, camici, il colore bianco. «L’idea era dimostrare che in quel mondo di povertà di parole e di materiali» spiega la stilista «si potesse far emergere attraverso la manipolazione e la creazione una ricchezza profonda e nascosta». Le persone che hanno fatto da modelli nella sfilata non erano professionisti, ma amici e conoscenti di Lucrezia, molti dei quali di Montale. «Ho voluto quei modelli» dice «perché una stilista deve vestire le persone con diverse fisicità e una collezione deve riuscire a mostrare la sua qualità anche con persone non abituate a sfilare».
Ora Lucrezia punta ad una nuova collezione per proporsi nell’ambiente della moda, anche se non è facile anche per la necessità di reperire finanziamenti. Le idee, la vocazione e una gran voglia di fare la spingono a continuare sulla strada intrapresa. «A volte mi sveglio la notte con un’idea» racconta «scendo subito nella stanza dove ho le mie macchine e mi metto a cucire».
Alla sfilata “Imbalance” hanno collaborato molte persone: Beatrice Mattei e Beatrice Giorgi per il make-up, Adriano Bardare (Santargento) per i gioielli, Giacomo Pusceddu il fotografo, Daniela hair group per le acconciature, Rosmary morales per acconciatura stilista, Patrizia Bonci, Jacopo Tinti e Massimo Ceneda per aiuto stilista, Ylenia Toccafondi per i contenuti social, Margherita Marzocchini per aiuto stilista e modella.
I modelli sono stati: Edoardo Bonci, Anita La Motta, Roberto Pusceddu, Elena Ginanni, Eva Santi, Rebecca Vannini, Matilde e Melita Germano, Giada Reali, Rebecca Meoni, Niccolò Meoni, Lorenzo Puzone, Angelica Zerbino, Francesca Risaliti, Anna Bolognesi e Alyssa Vettori.
Fondamentale è stata naturalmente l’ospitalità offerta da Eleonora Ciardi della Fattoria di Casalbosco che ha voluto armonizzare la bellezza della moda con la qualità dei vini della fattoria.