Ludopatia, ovvero “il vizio del gioco”

Ludopatia, ovvero “il vizio del gioco”

di Paola Maria Mandelli

settembre 2021

Riconoscere in anticipo i segni di una malattia ci permette di avere un vantaggio nei confronti del suo sviluppo. Sappiamo bene infatti, che intervenire in anticipo rispetto al suo aggravarsi ci dà la possibilità di contenerla, mettendo in atto alcuni interventi di prevenzione o di cura precoce.

Quali sono questi segnali precoci nel caso del gioco d’azzardo? Quali comportamenti, quali indizi ci permettono di intravedere un possibile sviluppo della fruizione del gioco d’azzardo da “sociale” a patologica? In che modo possiamo capire se sta diventando una malattia al di fuori del nostro controllo o di una persona a noi vicina?

Mentre per le altre sostanze che danno dipendenza esistono dei precisi segnali fisici e quindi relativamente semplici da riconoscere anche solo guardando la persona, nel caso del gioco d’azzardo tali segni non esistono, essendo una cosiddetta dipendenza comportamentale.                 

Tuttavia, la ludopatia è accompagnata da alcuni segni.

1) Cambiamenti dell’umore e dei comportamenti.                      

2) Aumento nella frequenza delle giocate, che si fanno sempre più ravvicinate con un numero sempre maggiore di accessi ai luoghi del gioco, fisici o virtuali. Anche il tempo di fruizione aumenta.       

3) Aumento del denaro speso. Inoltre, la persona persiste nel comportamento di gioco pur a fronte delle numerose perdite in denaro (la cosiddetta rincorsa alle perdite).              

Cambiamenti dell’umore e dei comportamenti.                           

E’ possibile osservare una notevole oscillazione e discontinuità nell’umore della persona. A tratti può mostrarsi irritabile e in ansia oppure triste; in altre occasioni, invece, la si vede distratta ed emotivamente distaccata, come se fosse con la mente da un’altra parte. Infatti è assorbita dal pensiero di reperire fondi per giocare e per ripianare debiti fatti per giocare. La persona non prova più interesse per le attività che prima la coinvolgevano con passione e soddisfazione. Spesso si mostra depressa, arrivando anche a esprimere pensieri suicidi. Altre volte può essere aggressiva e violenta, accendendosi come una miccia specialmente se si tratta di parlare delle proprie condotte di gioco e del denaro speso. E’ possibile rilevare un peggioramento sul luogo di lavoro o in ambito scolastico, mentre a casa si può osservare un cambiamento nelle abitudini alimentari o nel sonno. La persona, inoltre, trascorre molto più tempo fuori casa o davanti a computer e cellulare. Il soggetto mente a chiunque, anche a se stesso, circa il proprio comportamento di gioco e l’impatto che esso ha sulla propria vita, pur di negare o minimizzare il suo grado di coinvolgimento. Vi è una tendenza all’isolamento, trascura la compagnia di famigliari e amici e si assume sempre meno le proprie responsabilità familiari.

Si capisce, quindi, come sia fondamentale intercettare al più presto i sintomi della ludopatia che indicano una virata verso una fruizione patologica del gioco d’azzardo, per limitarne i danni nella vita della persona e della sua famiglia. Spesso, per queste persone, si rende necessario un percorso di recupero specifico.

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