di David Colzi
marzo 2019
Margherita, al secolo Malgorzata Matyjaszczyk, è arrivata in Italia dalla Polonia quasi 12 anni fa, per diventare perpetua di don Cristoforo Dabrowski, suo connazionale e attuale parroco di Tobbiana e Fognano. Laureata all’Accademia di Belle Arti di Posnania, con una specializzazione post laurea in regia teatrale, nel suo paese d’origine lavorava in un centro culturale per il tempo libero, dove insegnava teatro e arte a persone di tutte le età.
Ad un certo punto però, ha preferito lasciare la sua vita in patria perché non le permetteva di coltivare la sua arte, ed è venuta in Italia; così da un lato ha potuto dare il suo contributo alla parrocchia dell’amico don Cristoforo, e dall’altro ha avuto più tempo per i pennelli e i colori. Inizialmente sono stati a San Pantaleo di Pistoia, ma dal 2016 risiedono a Tobbiana.Il suo talento si è manifestato pubblicamente a Montale, grazie ad una mostra “a sorpresa”, tenutasi nei locali parrocchiali di Tobbiana, dal 26 dicembre al 31 gennaio. Il titolo era “Ritratto di Tobbiana” e quindi tutti i visitatori si aspettavano di vedere immortalati scorci del paese, ma, con grande stupore, hanno scoperto che i quadri raffiguravano le persone del luogo, parrocchiani e non. I ritratti esposti erano 40 e tutti dello stesso formato, 40×50. Per ottenere le pose, Margherita ha scattato migliaia di foto di nascosto ed ha scelto quelle più significative. Non solo: ai volti ha cercato di abbinare sfondi o ulteriori elementi, per caratterizzare il più possibile le persone, legandole alle loro passioni, come ad esempio il calcio o la fotografia, oppure alle opere di bene fatte per la comunità, tipo la signora che ha donato della frutta (foto in questo articolo). E quando non conosceva direttamente “i modelli”, Margherita ha cercato di coglierne l’essenza e l’anima, aggiungendo elementi a suo piacimento. «Quando sono arrivata qui a Tobbiana tutti mi osservavano con curiosità, perché ero la perpetua del prete, oltre ad essere straniera e artista;» ci dice sorridendo Margherita «ma con questa mostra ho voluto far capire che anche io ho osservavo la gente che mi guardava». Fra le opere esposte, anche l’autoritratto dell’artista e quello di don Cristoforo, l’unico che ha in primo piano le mani che reggono l’Ostia, anziché il volto.
Oltre alla pittura su tela, Margherita si interessa di miniature e calligrafia antica. Basta andare sul suo sito, www.proarte.it, per vedere questa arte declinata in pagine di preghiere, segnalibri, biglietti, ma non solo; infatti c’è una parte dedicata ad un bel progetto denominato, “Parole e immagini”, in cui si vedono splendidi acquerelli, che traducono con disegni e colori, le poesie dell’amica Monika Zawadzka. Da questi ultimi lavori, è stata allestita una mostra a Pistoia. Con queste tecniche antiche, Margherita realizza anche i biglietti d’auguri di Natale e Pasqua, che poi invia ai suoi parenti in Polonia, perché, come ci spiega, nel suo paese questa tradizione è molto sentita ancora oggi.
Altra passione di Margherita è la decorazione delle candele che spazia dall’effetto mosaico, realizzato con tasselli di cera colorati, all’effetto quadro dipinto. Oltre questo, realizza vere e proprie sculture; ad esempio sopra la biblioteca in canonica, fa bella mostra di sé un cesto pieno di limoni di cera, la cui perfetta realizzazione, potrebbe trarre in inganno un fruttivendolo. L’artista condivide questo suo sapere con le donne di Tobbiana, in quanto tiene un “Laboratorio artistico parrocchiale” di decorazione su cera e di creazione di candele. Infine, per non farsi mancare nulla, si occupa anche di decorazioni floreali, ed alcune di queste si possono ammirare nel suo sito. E di decorazioni si è occupata anche con la Pro Loco di Tobbiana, realizzando con loro gli addobbi in vimini con i quali è stato impreziosito il paese per ben due Natali.
Una menzione la merita poi il suo blog, che tiene da quando è in Italia. Nato inizialmente per stabilire un contatto con amici e familiari in Polonia, col tempo è diventato molto letto dai suoi connazionali che, tramite i suoi articoli, imparano a conoscere la nostra Toscana. Così Malgorzata spiega ai polacchi dove sono le feste di paese, i ristoranti migliori e i luoghi da visitare, anche quelli meno conosciuti. Il risultato è molto apprezzato, tanto che, come ci spiega lei, alcuni si stampano gli articoli per creare le proprie guide turistiche, prima di venire a visitare la nostra regione. Dai suoi diari on line sono stati tratti addirittura due libri pubblicati in Polonia, i cui titoli (tradotti) sono: “Il mio primo anno in Toscana” e “Toscana giorno dopo giorno”.
Quindi ti trovi proprio bene nel “Granducato”…
«Io sto benissimo qua da voi a Tobbiana; i paesaggi sono splendidi ed anche la luce è diversa rispetto alla Polonia, più sfumata, più celeste. E quando vedo le colline qua attorno illuminate dal sole, penso subito alle opere di Leonardo da Vinci. Pensate a quanto siamo fortunati; basta fare pochi passi e ci troviamo ad ammirare capolavori famosi in tutto il mondo» conclude la perpetua artista.