di Giacomo Bini. Foto: Gabriele Bellini.
settembre 2014
All’aggettivo “montalese” nel nome della sua azienda, Michele Caso, fondatore del Materassificio Montalese, ha sempre tenuto molto, anche quando la ditta si è trasferita, per potersi ampliare, prima a Prato e poi a Pistoia, a San Pierino Casa al Vescovo, da dove attualmente diffonde in tutto il mondo il suo marchio “Per Dormire”. La ditta della famiglia Caso, che ora produce 2mila posti letto al giorno, vale a dire circa 700mila all’anno, è nata a Montale, in un piccolo capannone di 85 metri quadrati in via Giordano Bruno, una di quelle strade del paese dove le case si alternavano agli stanzoni dei telai. Michele era arrivato a Montale nel 1971, provenendo da Battipaglia dove già aveva imparato a fare i materassi. Il Materassificio Montalese è cresciuto sempre più e ad un certo punto ha avuto bisogno di maggiori spazi che a Montale non c’erano. La nuova zona produttiva è restata troppo a lungo sulla carta e i Michele Caso, che non poteva aspettare, è stato costretto a cercare i metri quadri di cui aveva bisogno a Prato e successivamente a Pistoia. Una scelta obbligata che ha permesso all’azienda di decollare, ma ha privato il territorio montalese di uno dei suoi gioielli industriali. Un’occasione perduta per diversificare una realtà produttiva monopolizzata dal tessile.
Il Materassificio della famiglia Caso ora porta il nome di Montale nelle decine di negozi aperti in tutta Italia, in diversi paesi europei, dalla Russia alla Francia e ultimamente anche in Cina, che rappresenta l’ultima frontiera del marchio “Per Dormire”. «Dal 2008 puntiamo sui negozi» spiega Antonio Caso «ne abbiamo aperti 50 in quattro anni, dieci solo quest’anno, è un progetto di filiera sempre più corta in cui crediamo molto. Abbiamo già alcuni negozi anche in Cina e la nostra idea è quella di portare sul mercato cinese il prodotto realizzato qui».
Il Materassificio, che ha conservato una forte impronta familiare che va dal fondatore Michele ai figli Antonio ed Emanuela, ha saputo aprirsi alle esigenze più moderne della tecnologia e del marketing. Basta fare un giro attraverso i 14mila metri quadri dei capannoni del Materassificio, tra muletti in manovra e ordinatissime pile di materassi pronti ad essere schiacciati (con un sistema brevettato in casa) e spediti, per avere un’impressione di efficienza e di cura del dettaglio. Tra le passioni della famiglia Caso, oltre a quella per il lavoro, c’è, fortissima, quella per il basket che Antonio ha nutrito fin dalla sua infanzia montalese. Ora Antonio Caso e la sua ditta sono uno dei pilastri della Tesi Group Pistoia, la squadra che ha riportato il basket pistoiese in serie A raggiungendo i play-off nell’ultima stagione.
«Ci sentiamo molto legati a questo fenomeno del basket a Pistoia» dice Antonio «si può dire che siamo cresciuti insieme e abbiamo realizzato quello che sembrava impossibile. Diciamo che siamo stati bravi e fortunati. E il pubblico pistoiese mostra di apprezzare, basti pensare che erano stati sottoscritti 1400 abbonamenti già prima che fosse allestita la squadra per il nuovo campionato. Tutti i giocatori vengono volentieri a Pistoia e questo vuol dire che è il posto giusto per fare sport». E tutto è nato da Montale, dove Michele Caso continua a vivere, nella sua casa di Tobbiana.