di Giacomo Bini
giugno 2015
C’è anche un montalese, Niccolò Ninotta, tra i 52 Cadetti che hanno prestato giuramento, lo scorso 16 aprile, presso la Scuola Militare Aeronautica “Giulio Douhet” di Firenze in occasione del «battesimo» del Corso “Lyra”. I 52 cadetti del corso sono ragazzi dai 15 ai 16 anni provenienti da tutta Italia che sono stati ammessi alla prestigiosa Scuola, nel settembre 2014, dopo una durissima selezione avvenuta tra i mille aspiranti che avevano presentato domanda. I cadetti intraprendono un severo corso di studi classici e scientifici incentrato sulla matematica, sulle lingue straniere e sulle lingue e culture classiche alle quali si aggiungono molte attività supplementari come sport, musica, arte e anche lavoro con stage presso delle imprese e addirittura una piccola azienda costituita proprio dagli allievi. Per tre anni la scuola fiorentina è la casa e il luogo di studio per i cadetti che alla fine del percorso potranno scegliere se tornare alla vita civile o partecipare ad uno dei concorsi per le Accademie militari delle forze armate.
Niccolò e i suoi compagni di corso hanno scelto una vita di disciplina in cui a 16 anni, ci si mette sugli attenti per chiedere il permesso di rivolgere una domanda, si impara a dire «Comandi!» e si riceve del «lei» anche da un diciottenne. Le regole della scuola sono severe: sveglia alle 6,30, una decina di minuti per rimettere il letto a posto, lavarsi e vestirsi, limitazioni all’uso di cellulari e di internet, poche possibilità di incontrare i familiari. E’ una scelta di vita ma anche di valori, che richiede tanta motivazione e una grande passione per la divisa azzurra della Douhet. Non è facile a 16 anni lasciare gli amici e la famiglia, le comodità della propria casa e le attrazioni consumistiche della società contemporanea per calarsi in un mondo caratterizzato dal rigore e dal sacrificio, ma carico di promesse e prodigo di soddisfazioni.
Certo il 4 settembre, al momento di varcare i cancelli dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche delle Cascine a Firenze, un tempo più nota come Scuola di Guerra Aerea, l’emozione è stata grandissima non solo per Niccolò ma anche per i suoi familiari, che lo hanno seguito e appoggiato in questa sua ambiziosa e difficile avventura. Ben presto, a Novembre, c’è stata la prima tappa del corso, costituita dalla cerimonia della Consegna dello Spadino, il simbolo dell’appartenenza alla scuola e all’Aeronautica militare. Sul fodero sono incisi: la costellazione dell’orsa minore; la stella polare, che indica la meta per la retta via; l’elica e l’aquila, simboli dell’Aeronautica militare, e le foglie di quercia, a rappresentare la forza interiore. Ma il momento più importante è stato il giuramento dello scorso 16 aprile, alla presenza di alte autorità militari e civili mentre i genitori assistevano con i lucciconi agli occhi. Il complesso e spettacolare cerimoniale si è concluso con il lancio in aria dei berretti seguito dall’abbraccio dei familiari.