Piano strutturale: un modo per conoscere Montale

Piano strutturale: un modo per conoscere Montale

di Giacomo Bini. Foto: Gabriele Bellini.

marzo 2022

Il nuovo piano strutturale predisposto dall’Amministrazione Comunale contiene, come premessa alle previsioni urbanistiche, una serie di dati conoscitivi sul presente e sul passato di Montale che rappresentano una specie di fotografia del nostro paese dal punto di vista demografico ed economico.

Per prima cosa viene descritto il territorio del Comune di Montale, con la sua caratteristica forma simile ad un triangolo rovesciato e tutto in discesa, con un dislivello di quasi mille metri tra la base, posta in alto e costituita dalla vasta zona montana e collinare, dove si arriva a 1.042 metri di altitudine e il vertice in basso, costituito dalla frazione di Stazione che si trova 45 metri sul livello del mare. La superficie totale è di 32,04 chilometri quadrati, abitati da una popolazione di 10mila e 790 abitanti (dato della fine del 2020) che sono distribuiti fra quattro nuclei abitati: il capoluogo e le tre frazioni. I residenti sono 6.674 nel capoluogo di Montale, 1.024 a Tobbiana, 1.092 a Fognano e 2000 alla Stazione. La storia demografica del paese registra i 784 abitanti del 1551, che in due secoli sono cresciuti lentamente, di alcune centinaia di unità, fino ai 1.145 abitanti del 1745. La popolazione si è moltiplicata per cinque nei due secoli seguenti raggiungendo quota 5.552 nel 1951 ed è letteralmente decollata nei quarant’anni del dopoguerra: 7.718 abitanti nel 1971, 9.807 nel 1991 e 10.143 nel 2001. Il boom economico, lo sviluppo del distretto tessile, l’arrivo in zona di un’immigrazione da altre parti della Toscana e dal meridione d’Italia hanno creato anche un boom demografico e una espansione dell’abitato. La crescita ha iniziato a diminuire già dal 1990, quando si sono registrati saldi demografici negativi (più morti che nascite) compensati da un graduale flusso migratorio dall’estero.

Al primo gennaio del 2019 gli stranieri residenti a Montale erano 694, pari al 6,5% della popolazione. La maggior parte degli stranieri vengono dall’Albania, dalla Romania o dal Marocco. Negli ultimi anni la crescita demografica si è arrestata e la popolazione si è stabilizzata appena sotto gli undicimila abitanti. Anche a Montale, come in tutta Italia, si registra un cambiamento della struttura familiare con un calo progressivo del numero medio dei componenti dei nuclei familiari sceso dai 2,79 per cento del 2005 al 2,57 del 2017. Nel 2019 a Montale risultavano 4233 nuclei familiari.

Anche l’invecchiamento della popolazione, che è proprio della situazione nazionale, non risparmia Montale con un aumento degli ultra-sessantacinquenni che sono passati dal 19 per cento del 2002 al 25 per cento del 2019. I residenti di età inferiore a 14 anni restano percentualmente stabili (appena sotto il 13 per cento), mentre la fascia nettamente più ampia, quella dai 15 ai 64 anni, si attesta sul 62 per cento (in calo rispetto al 68 per cento del 2002 a beneficio della fetta più anziana della popolazione).

Dal punto di vista dell’economia i dati presenti nel piano strutturale sono stati registrati prima della pandemia, ma certe tendenze erano già in atto e tutto fa pensare che si siano accentuate in seguito alla crisi sanitaria. Si riscontra un generale calo di imprese e di addetti: da 871 imprese del 2009 fino alle 783 del 2017 e un calo di addetti da 2.677 a 2.376. Per quanto riguarda la disoccupazione ci si rifà al dato provinciale che segna un 7,3 per cento, dato migliore dell’oltre 10 per cento a livello nazionale.

Il reddito medio mensile lordo, indicato nel Piano Strutturale sulla base di dati Istat, è di 1.750 euro mentre quello annuale è di 21.000 euro. La maggior parte dei residenti ha un reddito da lavoro dipendente (circa il 32%) e da fabbricati (circa il 31%), mentre il 27% ha un reddito da pensione. La maggior parte del reddito annuale totale è quindi prodotto dai residenti che percepiscono un reddito da lavoro dipendente e da pensione (rispettivamente il 50% e il 32%). La più ampia area di reddito è quella da 15.000 a 26.000 euro, che comprende 2.755 contribuenti (36%). Tra gli 0 e i 10.000 euro sono compresi 1.965 contribuenti (26%). Tra 10.000 e 15.000 si trovano 1.215 contribuenti (16%), mentre sono 1.462, pari al 19%, i residenti nella fascia da 26.000 a 55.000 euro. Questo è il ritratto di Montale che risulta dalla sezione del Piano Strutturale dedicata ad un quadro conoscitivo del paese. Certamente gli avvenimenti degli ultimi due anni e anche quelli che sono in corso attualmente possono aver determinato degli scossoni rilevanti, soprattutto dal punto di vista della situazione economica.

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