di Marco Bagnoli
dicembre 2015
Questa volta siamo saliti oltre il parco di Vivarelli per ascoltare la storia della Pro Loco di Fognano.
Quando è stata costituita la Pro Loco?
Il 25 maggio del 2006, siamo prossimi a festeggiare il decennale, ad anno nuovo. Siamo giovani, altre associazioni contano decenni o secoli di attività, come la Banda, la Misericordia, o la parrocchia che esiste da sempre; ma stiamo crescendo anche noi.
Di cosa si occupa la Pro Loco?
Si occupa ad esempio di feste, come quelle per i bambini in occasione del Natale, della Befana, del Carnevale o di Halloween; eventi culturali, collaborazioni con enti e altre associazioni – la più importante è quella che ci lega da anni al parco monumentale di Jorio Vivarelli; da tempo verteva in stato di abbandono, fino a che un’iniziativa spontanea non ha provveduto ad un’azione di pulizia – dopodiché siamo pervenuti ad una convenzione di gestione col Comune di Montale, che provvede alle spese della manutenzione. La manodopera ovviamente è tutta volontaria.
Siete quindi autofinanziati, immagino…
Esatto, ogni anno i soci versano una quota e acquisiscono il diritto di voto, che servirà ad eleggere l’organismo direttivo responsabile della gestione dei fondi e dell’organizzazione delle varie attività. Ogni anno contiamo dai 200 ai 250 iscritti, qualcuno anche da altri Comuni, per simpatia…
Una questione che vi ha coinvolto particolarmente è stata quella della scuola elementare.
Certo. Rischiavamo di perdere le classi prime e seconde, che sarebbero finite a Tobbiana assieme alle terze, quarte e quinte per mancanza del numero minimo di iscritti; abbiamo raccolto 900 firme e convinto il Comune, proprietario dell’edificio e alla fine le seconde e le terze sono rimaste a Fognano, scongiurando l’ennesima chiusura di un’attività viva e vitale come la scuola. Infatti abbiamo già perso l’ufficio postale, l’edicola, il bancomat – non vogliamo un paese-dormitorio!…
Quali sono le vostre prossime iniziative?
Prima di tutto provvedere alla sistemazione della ex sala prove della Banda che la Misericordia ci ha concesso di utilizzare e per la quale la ringraziamo di tutto cuore – sarà la nostra prima sede! Poi dovremmo provvedere alla raccolta delle olive del parco, sempre grazie all’aiuto dei volontari, che ci permetteranno di ottenere ulteriori finanziamenti dalla vendita dell’olio. E poi si tratterà di organizzare qualcosa per queste feste, magari l’olivo di Natale, ormai un nostro classico. I bambini porteranno delle decorazioni a questo grande olivo nel parco e una volta decorato accenderemo le luci; una cosa semplice per stare insieme. Poi abbiamo presentato un progetto al Comune per organizzare un giorno di doposcuola in più con laboratori di musica e arte, per aiutare i genitori che lavorano. Ci piacerebbe mettere panchine e giochi in quella parte del parco che non è monumentale – e farci il cinema all’aperto e concerti. Si sarà capito che il parco è un po’ una seconda casa per noi, ma così dovrebbe essere per tutti, alla faccia dei vandali che sanno solo rovinare il lavoro degli altri. Se avete voglia partecipate, perché il paese è anche vostro!