di Paola Maria Mandelli
marzo 2024
Il prurito è una manifestazione presente in molte malattie dermatologiche, per esempio la dermatite atopica, l’orticaria, le infezioni fungine o la pelle secca. Tuttavia, il prurito può anche essere un sintomo di reazione allergica ad alimenti, farmaci, morsi e punture di insetto o di disordini interni a carico dei reni, del fegato e della bile o, ancora, di neoplasie maligne.
Un sintomo, molteplici cause
In molte situazioni è opportuno intervenire con una terapia, perché il vigoroso grattamento può causare problemi come infiammazione e infezioni della pelle. Esistendo vari tipi di prurito, causato da varie cause, è bene evitare iniziative “fai-da-te” per cercare di lenirne il fastidio. Tentare di alleviare il disturbo senza una corretta diagnosi può peggiorare la situazione. È buona norma, invece, consultare il proprio medico per individuare la causa del prurito e ricevere il trattamento più adatto al caso specifico.
Per ciascuno il suo trattamento
Se si sospetta che il prurito sia il sintomo di una patologia sottostante, l’intervento farmacologico consiste nel trattare ila malattia che l’ha scatenato e, insieme a questo, utilizzare opportuni trattamenti di sostegno.
In caso sia dovuto a infiammazione o altre malattie cutanee, trae giovamento dall’applicazione topica di agenti cosiddetti “controirritanti” come il mentolo, la canfora, la capsaicina. Inoltre, possono essere utili steroidi per uso topico grazie alle loro proprietà antinfiammatorie oppure gli antistaminici in formulazioni per applicazioni locali.
Molti agenti che causano prurito provocano il rilascio di istamina che, a sua volta, stimola i recettori del prurito. In caso di prurito generalizzato o prurito locale resistente ai trattamenti topici, possono giovare gli antistaminici per via orale, specialmente usati per il prurito notturno. Alcuni antistaminici possiedono anche effetto sedativo e devono, pertanto, essere usati con cautela nei pazienti anziani perché aumentano il rischio di cadute. È comunque possibile ricorrere agli antistaminici più recenti, come loratadina, fexofenadina e cetirizina che non sono sedativi.
Prurito neuropatico e psicogeno
Il prurito neuropatico è un tipo di prurito che origina da problemi a carico del sistema nervoso centrale o periferico come, ad esempio, la sclerosi multipla o l’infezione da Herpes Zoster (il cosiddetto fuoco di Sant’Antonio). In questi casi possono essere utili farmaci che bloccano la trasmissione nervosa come carbamazepina, gabapentin, pregabalin o anestetici locali per uso topico. L’uso di questi ultimi non deve essere abusato perché potrebbe sensibilizzare la cute, così come avviene con uso prolungato di preparazioni topiche dei già citati difenidramina e steroidi.
Il prurito psicogeno è un disturbo il cui meccanismo è connesso a patologie psichiatriche. Se il malanno compare in concomitanza di situazioni di forte stress, allora i farmaci ansiolitici come le benzodiazepine possono arrecare sollievo. Se il prurito è legato a comportamenti impulsivi possono essere utilizzati farmaci antipsicotici, sempre su indicazione dello specialista.