di Giacomo Bini
giugno 2019
E’ appena iniziato un nuovo mandato elettorale con la riconferma del sindaco Ferdinando Betti e della giunta comunale che hanno governato nell’ultima legislatura. E’ la prima volta nella storia amministrativa di Montale che un sindaco e un’intera giunta compiono in blocco un secondo mandato. La giunta è formata da: Emanuele Logli (vice-sindaco e bilancio), Sandra Neri (politiche sociali), Marianna Menicacci (ambiente e sviluppo economico), Alessio Guazzini (lavori pubblici e associazioni) e Alessandro Galardini (cultura e istruzione). Come abbiamo fatto anche nel 2014, tentiamo di indicare un’agenda di problemi da affrontare e di cose da fare nei prossimi cinque anni.
Inceneritore.
Lo scorso consiglio comunale, all’unanimità, ha preso posizione per la chiusura dell’impianto di via Tobagi entro il 2023. Il sindaco Betti ha preso pubblicamente e più volte, l’impegno per la chiusura dell’inceneritore. Al 2023 mancano solo quattro anni dunque, e per raggiungere l’obbiettivo, occorre mettere a punto in tempi brevi un piano di riconversione dell’impianto. Le opposizioni, che si augurano la chiusura, mostrano però di avere molti dubbi sul fatto che la tanto annunciata dismissione, possa davvero essere attuata. Dicono che il debito è ancora troppo alto per essere totalmente pagato entro il 2023 e sostengono che, la Regione, ha ancora troppo bisogno dell’inceneritore di Montale per volerlo davvero chiudere. Se il tempo è galantuomo, tra poco sapremo come andranno davvero le cose.
Ambiente.
A parte l’inceneritore ci sono molte cose da fare in campo ambientale: l’aumento della raccolta differenziata, la lotta al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, un contributo (nei limiti delle possibilità di un Comune) alla riduzione della quantità dei rifiuti prodotti, il sostegno ad uno sviluppo dell’economia di riciclo, la messa a punto di mezzi efficaci per migliorare la qualità dell’aria visti i dati ogni anno allarmanti della centralina di Stazione.
La frazione più problematica del comune di Montale è stata al centro della discussione della campagna elettorale. In particolare si è parlato del problema dei parcheggi che tutti i candidati si sono impegnati ad affrontare. In discussione c’è anche il futuro dell’area dell’ex cementificio. Il piano operativo comunale prevede di farci verde pubblico e un parcheggio attraverso una permuta con un terreno di proprietà comunale davanti all’inceneritore.
Il Centrodestra sostiene che per il Comune sarebbe più vantaggioso acquisire direttamente l’ex cementificio e non dare in permuta il terreno di via Tobagi. Rimane anche il problema idrogeologico che dovrebbe essere attenuato solo per la zona nord con la nuova cassa di espansione di via Garibaldi. Per aumentare ulteriormente la sicurezza idraulica occorrerebbero opere da realizzarsi in territorio di Pistoia a servizio della Bure. Riguarda la frazione di Stazione anche la mancanza di un collegamento adeguato tra la stazione ferroviaria e il centro del paese; di bus ce ne sono pochissimi e a piedi o in bici si rischia grosso, a circolare in via Garibaldi.
La riqualificazione della piazza San Francesco a Fognano e i parcheggi a Tobbiana sono obiettivi per questa legislatura. In generale sarebbe importante far conoscere le nostre colline e favorirne lo sviluppo turistico.
Il centro del paese.
Molti cambiamenti, di cui tanto si è discusso, riguardano la piazza e via Martiri della Libertà ma l’obbiettivo di legislatura dovrebbe essere la creazione di uno spazio verde nel centro tra il municipio e la chiesa. Da tempo è in agenda, ora è il momento di fare qualche passo concreto.
Tante altre sono le cose da fare e ci scusiamo per l’incompletezza di questa breve rassegna di questioni aperte. Ma abbiamo voluto solo indicare alcuni temi su cui concentrare l’attenzione degli amministratori, ma soprattutto della pubblica opinione.