di Serena Michelozzi
dicembre 2024
In Roberto Fabianelli convivono due passioni molto diverse: la pesca e la fotografia, a cui il nostro montalese si è interessato contemporaneamente negli anni 70.
«Per quanto riguarda la pesca, sono stato instradato da mio zio Celestino, che mi portava con lui quando andava a pescare. Sono sempre stato affascinato dalla sfida con la “preda”, in un’ottica sportiva e di rispetto ambientale. Difatti mi sono avvicinato, negli anni 90, alla pesca “a mosca”, che si caratterizza appunto per la sua massima sportività, nonché per una tecnica complessa in tutti i suoi aspetti partendo dal lancio tecnico con la canna, sino alla costruzione delle esche (mosche) con varie piume e alla conoscenza dell’entomologia» ci racconta Roberto, che nel 2012 ha dato vita, insieme a Franco Pasquetti, al Pistoia Mosca Club e in questi ultimi anni si è dedicato alla conoscenza di una tecnica di pesca giapponese antichissima chiamata “Tenkara”.
«Nel sistema di pesca della “mosca” non ci sono sostanze gettate in acqua, né come pastura né come esche: l’esca, la mosca appunto, è un boccone artificiale che punta ad ingannare il pesce, avendo una forma non inventata, ma che tende ad imitare gli insetti reali. La Tenkara, invece, utilizza mosche del tutto inventate. Il materiale imita il movimento e stuzzica la curiosità ancor prima che l’appetito. Inoltre tutto il pescato viene immediatamente rilasciato secondo la filosofia del “catch & release”, cercando di ridurre al minimo lo stress da cattura. A conti fatti si tratta di una pesca decisamente “verde”, in quanto si rispettano ambiente e pesce» ci spiega il nostro pescatore, nonché, fotografo.
E difatti per quanto riguarda la fotografia, dalla sua prima macchina reflex a pellicola acquistata nei primi anni ’80, Roberto arriva poi a fondare un club fotografico nei vecchi locali della biblioteca comunale in Via Rossini. Successivamente partecipa a varie mostre e concorsi, passando per un breve periodo ad una attività semi-professionale collaborando con vari professionisti del settore, ed effettuando servizi fotografici di vario tipo. Nel 2019 è poi passato alla fotografia digitale, prediligendo la foto paesaggistica nonché fotografare vecchie case in bianco-nero, che poi parzialmente va a colorare. Dal 2020 fa parte del gruppo “Obiettivi Montalesi”, all’interno di Auser, dove organizzano corsi, mostre, proiezioni e incontri con altri club.«Non importa quello che stai guardando, ma quello che riesci a vedere” e “Buona luce a tutti» conclude il nostro pescatore – fotografo montalese.