di David Colzi

dicembre 2019

Sabrina Ginex è pratese di origine, ma tobbianese di adozione, avendo sposato un nostro concittadino, Ottaviano Agostini. Dopo il diploma all’Istituto d’arte di Firenze, entrò a lavorare per aziende quali “Azienda Artistica Decalcomanie” e “Cromocolor”, che producevano decalcomanie per supporti come ceramiche e porcellane.

In pratica la nostra artista progettava e disegnava i decori su carta, spesso motivi vegetali, che poi venivano passati agli impiantisti per mettere il disegno su computer e stampare gli adesivi. A quel punto il cliente, che era sempre una ditta di ceramiche o affini, prendeva le stampe e, una volta applicate sul supporto, lo ricuoceva in forno; così il risultato diventava permanente, resistendo anche ai lavaggi. Fra i clienti prestigiosi per cui ha ideato l’artista montalese, ricordiamo una famosissima ditta, la “Mancioli & C”, di Montelupo Fiorentino, che si occupa di maioliche e non solo, per la quale ha realizzato una linea con l’uva che è stata commercializzata per più di dieci anni. Purtroppo la decalcomania, a metà strada fra l’artigianato e il processo industriale, è oggi è quasi del tutto scomparsa, affossata anch’essa dalla crisi economica. Un’altra interessante collaborazione è stata quella con il famoso brand di ceramiche Thun che è durata due anni; in quel caso Sabrina si recava nei negozi della Toscana e personalizzava gli acquisti dei clienti con scritte fatte sul momento.

Ma la grande passione dell’artista è sempre stata l’acquerello, che l’ha portata anche a realizzare delle mostre. Ed stato grazie a questo che ha conosciuto nel 2007 Mario Pierallini, titolare de “La Gabbianella”, noto marchio che realizza oggetti in stile artigianale, con negozi in tutto il mondo. Pierallini apprezzò molto gli acquerelli di Sabrina e le propose di iniziare una collaborazione di lavoro. Così per otto anni ha curato per “La Gabbianella” il progetto laboratorio, dove decorava piccoli oggetti come bomboniere, piastrelle o piatti, su ordinazione diretta dell’azienda o dei suoi punti vendita. Ed è stato proprio per seguire questo progetto che Sabrina si è attrezzata di tutto punto, creando un piccolo laboratorio a Tobbiana, dove non manca davvero nulla; l’artista dispone infatti di una cabina per applicare l’argilla bianca, cioè l“engobbio”, un forno per cuocere i “biscotti” (inteso come i materiali grezzi modellati, sia chiaro) che serve anche per fissare il bianco e poi gli smalti, dopo che questi sono passati dalla cabina della “cristallina”, che serve a rendere i colori brillanti come li vediamo.

Questa piccola e affascinante bottega artigiana non si è più fermata, neanche quando, un anno fa, è finita la collaborazione con “La Gabbianella”. Da allora Sabrina ha iniziato a lavorare in proprio, restando a disposizione di coloro che vogliono realizzare un qualcosa di unico, magari da donare, come è successo recentemente al “Gruppo Alpini Montale” che ha commissionato un piatto artistico, realizzato in più copie e distribuito durante l’inaugurazione del “Giardino Alpini d’Italia”, tra via Gramsci e via Sem Benelli. Un regalo talmente ben riuscito che le nostre penne nere gliene hanno commissionato un altro per L’Adunanza Nazionale di Milano. Valore aggiunto di questa nuova produzione sono i quadri su piastrella. A vederli sembrano quasi acquerelli, eppure sono realizzati con la tecnica classica della decorazione. Su tutti spiccano nella sua bottega un bel paesaggio marino e i ritratti dei figli, Ilaria e Daniele. Addirittura ce ne sono alcuni in bianco e nero, che creano un effetto matita. Quindi non resta che organizzare una nuova mostra…

P.S. Tanta maestria e sapienza dovrebbe proprio essere incentivata e trasmessa, magari con dei corsi aperti a tutti. Sabrina ci dice che qualche piccola esperienza in passato l’ha fatta, anche con persone diversamente abili, e potrebbe anche ripeterla; manca solo che qualche associazione, scuola o più in generale un ente pubblico, si faccia avanti.