di Marco Bagnoli
giugno 2015
La Sala prove comunale, creata per andare incontro alle esigenze musicali dei giovani di Montale e del circondario, occupa un angolo del salone Antares del Circolo Arci di Montale, un grandissimo spazio che in passato era utilizzato per feste da ballo organizzate dalla Casa del Popolo e che da sempre ospita manifestazioni pubbliche di tipo culturale e politico. L’idea di dedicare una porzione del salone ad una struttura dedicata ai gruppi musicali giovanili nasce nel 2003 grazie ad una collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, che si accollò la progettazione e la realizzazione, e il circolo Arci che gestisce l’immobile della casa del popolo. Il progetto di una sala perfettamente insonorizzata e attrezzata, in cui i gruppi musicali giovanili potessero esercitarsi senza dover ricorrere al garage di qualche amico, fu elaborato dall’ingegner Paolo Mannelli e fu attuato nel giro di un paio d’anni al costo di 33mila euro. L’inaugurazione si tenne nel 2005.
La sala fu all’inizio affidata ad una associazione di Agliana, ma i primi anni di vita della sala prove non furono facili e per diverso tempo la struttura è rimasta anche inutilizzata. Anche per questo il circolo Arci ha pensato ad assumersi direttamente la gestione e in questo senso è stata rivista la convenzione con l’Amministrazione Comunale. Nel 2009 si può dire che la sala prove sia rinata a nuova vita, grazie alla nuova gestione e anche a qualche miglioramento nelle attrezzature. Attualmente della sala prove si occupa il Circolo Arci ed in particolare il giovane consigliere nonché fonico pressoché professionista, Alberto Grazzini.
Alberto riconferma la nostra primaria impressione nel trovare un ambiente puntualmente adibito, fresco e pulito, riferendoci lo stesso lieto stupore nelle reazioni dei diversi gruppi che si avvicendano e che magari sono memori di precedenti esperienze in sale prova diversamente ordinate. Il Comune ha recentemente staccato un piccolo contributo per l’allestimento, da Alberto subito riconvertito in un aumento dei decibel producibili dagli amplificatori, per andare un po’ incontro alle esigenze dei gruppi più “duri” fra quelli che quasi ogni giorno utilizzano lo spazio. Oltre al consueto noleggio di gruppo, la sala è accessibile anche a singole persone che abbiano intenzione di studiare per conto proprio lo strumento – e in questo senso potrebbe andare l’idea di istituire, già dal prossimo settembre, dei corsi di musica con insegnanti qualificati, per sopperire alla chiusura delle attività della scuola comunale di musica.
L’età media del frequentatore di Antares, oscilla tra i gruppetti dei quindicenni alle formazioni di ultrasessantenni, che magari più che altro ne approfittano per ritrovarsi dopo tanto tempo. Una delle idee più seducenti sarebbe quella di organizzare una serie di serate estive per i gruppi della nuova Antares, sfruttando l’ampio palco nella grande sala della vecchia Antares, colla speranza che le scintille sonore vecchie e nuove si rincontrino assieme come una stella che non c’era.
