di Marco Bagnoli. Foto: Gabriele Bellini
marzo 2018
Abbiamo incontrato Benedetta Leoni, che assieme alla sorella Silvia, fa parte dell’Associazione Nazionale Tumori. A lei abbiamo rivolto qualche domanda, per saperne di più su questa realtà nazionale.
Che cos’è l’ANT?
Fondazione ANT è nata nel 1978 su iniziativa dell’oncologo Franco Pannuti ed è oggi la più ampia realtà no profit in Italia per l’assistenza specialistica gratuita domiciliare ai malati di tumore e i progetti di prevenzione oncologica. In quarant’anni ha portato gratuitamente nelle case di 125.000 malati di tumore in 10 regioni italiane un’assistenza socio-sanitaria completa, continuativa e integrata. Parallelamente, dal 2004 ANT ha avviato progetti di prevenzione oncologica per la diagnosi precoce di diversi tipi di neoplasie, offrendo visite e controlli gratuiti a più di 170.000 persone in 80 province italiane.
Come opera sul territorio?
Sul territorio di Firenze-Prato-Pistoia ANT è attiva dal 1995 con un’équipe multidisciplinare composta da otto medici, un nutrizionista, sei infermieri e tre psicologi che ha portato assistenza complessivamente a oltre 6000 persone. Da due anni ha una convenzione con la Società della Salute di Pistoia e quindi opera in stretto contatto con le strutture della Asl e con i medici di medicina generale per fornire assistenza domiciliare specializzata ai malati di tumore. La nostra presenza può essere richiesta con una semplice telefonata allo 0555000210, fornendo i dati anagrafici ed i recapiti del proprio medico di famiglia. Un medico ANT verrà a domicilio per fare la prima visita e la presa in carico del malato; successivamente le figure professionali necessarie (medico, infermiere, psicologo, nutrizionista) saranno a disposizione sempre a domicilio e sempre gratuitamente, 7 giorni su 7, 24 ore su 24. I malati possono essere inseriti in un percorso di cura (chemio e radioterapia) e aver necessità di prestazioni di supporto (prelievi, flebo, trasfusioni), oppure in un percorso di cure palliative dove è invece necessaria la terapia del dolore e le terapie di accompagnamento al fine vita. Su tutto il territorio toscano l’impegno di Fondazione ANT si traduce anche in visite di prevenzione oncologica gratuite aperte alla cittadinanza: quasi 2.500 i controlli offerti dagli specialisti ANT, ogni anno, per la diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee e mammarie.
Le persone sono sensibili a queste tematiche?
Tutto il lavoro di ANT è supportato dalla solidarietà di tanti donatori e volontari, i nostri eroi: senza di loro la Fondazione non potrebbe esistere. L’attività dei nostri medici è sostenuta da proventi derivanti da erogazioni di privati cittadini, aziende, banche e fondazioni, ogni donazione per noi ha il medesimo valore e si può dare un contributo importante anche donando poco. Le persone sono sensibili alle tematiche di prevenzione, per cui abbiamo molto riscontro quando organizziamo incontri pubblici o nelle scuole o visite di prevenzione gratuite. Per quanto riguarda la nostra attività di assistenza al malato e di cure palliative, sono certamente più sensibili quelle persone e quelle famiglie personalmente colpite dal tumore: l’esperienza di malattia porta le persone ad aiutare chi poi si trova nella stessa condizione di sofferenza e spesso di solitudine. Abbiamo però anche tanti sostenitori privati ed aziende sensibili alla solidarietà e che hanno scelto ANT per il progetto eubiosia e per i tanti risultati ottenuti.
Come siete entrate tu e tua sorella Silvia nel progetto ANT e di cosa vi occupate?
Silvia è entrata in ANT nel 2005, avendo prima lavorato in ospedale e in ambulatorio come infettivologa: ha iniziato come semplice medico, acquisendo grazie ad ANT una formazione specifica in cure palliative; nel 2010 è divenuta referente sanitaria per la Toscana. Adesso si occupa quindi non solo dei malati assistiti a Firenze Prato e Pistoia ma anche dei progetti di assistenza e di prevenzione nelle varie province toscane. Io ho una formazione come consulente d’immagine alle aziende e una laurea in gestione e amministrazione di eventi culturali. All’età di 36 anni una lunga malattia mi aveva fatto perdere il mio precedente lavoro e quando mi è stata offerta questa opportunità lavorativa, ho pensato che poteva essere una grande occasione per confrontarmi con situazioni più difficili che potevano darmi la possibilità di crescere come professionista, ma soprattutto come persona. Da 5 anni sono responsabile dello sviluppo e promozione della Fondazione ANT nelle province di Pistoia e Prato. Mi occupo di comunicazione, relazione con le istituzioni, fundraising e organizzazione eventi.
Siete di Montale?
Non siamo di Montale, ma qui siamo cresciute ed abbiamo passato i nostri anni formativi (scuola media e superiore, periodo universitario), qui abitano i nostri genitori e conosciamo bene molte persone.
Ci parli di qualche vostro evento recente…
Nello sviluppare un territorio, le manifestazioni devono abbracciare tutto il tessuto sociale. Per questo organizziamo iniziative molto diverse tra loro, ma unite dal forte collante che è la solidarietà. Emblematico è l’esempio di due eventi recenti. Si è conclusa, domenica 18 febbraio, l’ospitalità della Fondazione ANT alla VII° giornata di ritorno del Campionato di Serie C Girone A: l’U.S. Pistoiese 1921 contro l’Olbia Calcio allo Stadio M. Melani di Pistoia, dove i nostri volontari erano presenti con gli agrumi della solidarietà. Mentre venerdì 9 marzo, si è tenuta la magnifica serata “Meravigliosamente Donne in ANT”, organizzata per celebrare la femminilità e l’impegno sociale, giunta alla sua seconda edizione; nell’occasione sono state premiate 6 donne pratesi che hanno dato lustro alla città, ma che sono anche attive sostenitrici di ANT. L’evento, patrocinato dal Comune di Prato, ha avuto luogo al Museo del tessuto di Prato.