di David Colzi
marzo 2014
In tempi come questi in cui l’economia arranca, ci ha fatto molto piacere incontrare Silvia e Tiziana dell’agenzia immobiliare “Casa Mia” di Montale che nel 2014 compie 25 anni di attività. Queste montalesi d’adozione sono lavoratrici a tempo pieno, oltre a essere mogli e mamme quindi, con buona pace dei nostri lettori maschi, gestiscono una vita molto più impegnativa. Quando hanno iniziato questa attività nel 1989, la ditta comprendeva altre due persone, ma da 15 anni sono loro a portare avanti “Casa Mia”. Per strano che possa sembrare, inizialmente le nostre signore venivano viste con un po’ di sospetto, proprio perché donne; ovviamente non stiamo parlando degli inizi del ‘900, ma fino a qualche decennio fa risultava difficile pensare, almeno in provincia, che due giovani decidessero di investire su se stesse e gestire un’attività come quella. «All’epoca» ci dice sorridendo Tiziana «bastava farsi vedere in macchina con un uomo che non fosse il proprio marito per essere guardate con sospetto, e io e Silvia ne abbiamo portati tanti di acquirenti in giro per Montale, proprio per fargli vedere le case da trattare.» «Il nostro era un settore tipicamente maschile,» precisa Silvia «basta pensare alla figura storica del “mezzano”, ma ora tutto è cambiato».
Chiacchierando con queste simpatiche signore originarie di Prato, scopriamo una cosa curiosa, e cioè che ai pratesi piace tanto Montale. Il nostro Comune è apprezzato perché qui si vive bene, e al netto delle tante problematiche che spesso anche noi evidenziamo, i nostri vicini di provincia trovano il nostro paese ben collegato al resto della piana e ad un passo da uno snodo ferroviario importante, oltre a essere dotato di zone residenziali molto apprezzate, basti pensare all’Aringhese, o a Fognano. Sembra proprio che ogni tanto dovremmo smettere di guardare “l’erba del vicino” per apprezzare quello che abbiamo in casa. Rimanendo in tema di abitazioni, non possiamo non evidenziare la crisi del mattone, che porta sempre più affitti e sempre meno acquisti/vendite; questa situazione è resa ancora più difficile dai lavori precari che non permettono alle giovani coppie (ma non solo), di accedere a mutui e non offrono garanzie solide per un eventuale affitto. Insomma, sono finiti i tempi in cui un affare si concludeva con una stretta di mano.
Tornando a Silvia e Tiziana, dicevamo all’inizio che sono madri di famiglia: Tiziana ha infatti un figlio di nome Giacomo di diciotto anni, mentre Silvia ne ha due, Chiara di ventitré e Alberto di diciannove. Ma cosa pensano i ragazzi di queste mamme imprenditrici? «Sono contenti» dice Silvia «e noi non gli abbiamo mai fatto mancare la nostra presenza in casa… certo, ogni tanto ci brontolano perché stiamo troppo al telefono anche fuori l’orario d’ufficio, ma il lavoro è lavoro!» E allora, noi auguriamo alle nostre “signore della casa” di continuare a far conoscere il nostro Comune anche a chi viene da fuori, con la promessa di rivederci per festeggiare i 35 anni di attività.