di Carlo Rossetti
settembre 2016
Nella vita di Stefano Arnetoli ci sono diverse passioni, ma una sovrasta tutte le altre: la musica. Ha fatto studi pianistici e ha ereditato la passione per il canto dalla madre Giulia, soprano che faceva parte di un coro a Montale. In qualità di cantante ha esordito a otto anni in manifestazioni scolastiche e a nove ha fatto il primo saggio di musica sacra per armonium, sotto la direzione del compianto maestro Averardo Masini e del maestro Umberto Fineschi, in un evento organizzato dalla Diocesi di Pistoia nel 1965. Ha studiato canto con la Prof.ssa Zeri di Prato, insegnante anche di Andrea Bocelli, che Stefano ha avuto modo di conoscere. Difficile classificare la sua voce che dal timbro baritonale passa ai colori del tenore, ma proprio per questo risulta morbida ed espressiva. Il suo repertorio, abbastanza vasto, va dalla romanza d’opera alla canzone classica napoletana, nella quale raggiunge risultati eccellenti per il controllo dell’interpretazione, che di solito un cantante lirico, questa la nostra personale opinione, non ottiene per l’eccesso di enfasi vocale. Ma la duttilità della sua voce, insieme alla capacità espressiva, permettono ad Arnetoli di affrontare modulando il mezzo vocale, anche la canzone meno impegnativa, quella del repertorio leggero.
Nel corso degli anni entra a far parte del Consiglio della Banda G. Verdi di Fognano, nella quale suona il figlio David che ha seguito le orme del padre, il quale entrerà a far parte di diverse formazioni musicali tra cui la Band del Brasiliano, noto gruppo pratese con cui farà concerti in tutta Italia. Successivamente Stefano Arnetoli diventa il Presidente del gruppo bandistico, carica che ricoprirà per oltre vent’anni. Da quel momento saranno molte le occasioni in cui sarà presente come cantante, accompagnato dalla sua banda. Dai concerti natalizi nelle chiese, all’incontro con il S. Padre Giovanni Paolo II, dal concerto nella città francese di Senlis, vicino a Parigi, gemellata con il comune di Montale, a molteplici partecipazioni nell’ambito di premi di poesia presso la villa Smilea e in tanti altri concerti, l’ attività di Stefano Arnetoli prosegue intensamente.
Una decina di anni fa l’incontro con il dott. Luigi Vangucci, allora Presidente della Filarmonica G. Verdi di Quarrata, è l’occasione per entrare a far parte del corpo musicale quarratino. Così gli viene data l’opportunità di esibirsi in numerosi concerti in piazza a Quarrata e alla Magia, a Montecatini, a Montevettolini al fianco del famoso tenore Carlo Bini e ultimo, in ordine di tempo, in Piazza della Signoria a Firenze, in una serata davvero memorabile. Durante i concerti il suo nome si accompagna a quelli dei cantanti Marco Drovandi, Benedetta Gaggioli, Monica Senserini, Sauro Casseri e Federica Sciré, abituali interpreti insieme a lui. Quando gli capita, ad esempio nelle cerimonie matrimoniali, memore dei suoi studi pianistici, canta accompagnandosi alla tastiera. A Quarrata ha avuto modo di conoscere e di frequentare con assiduità il tenore Lando Bartolini, una delle ultime belle voci della lirica, che gli è stato prodigo di consigli.
Ma la sua attività non si ferma qui, perché contemporaneamente fa parte del Coro Gospel Black White di Montemurlo, sia come corista che voce solista. E’ evidente che si tratta di un’attività a tempo pieno anche se di natura dilettantistica, che rivela, se mai ce ne fosse bisogno, quanto sia profonda la passione musicale per Stefano Arnetoli che, ora in pensione, può approfondire e dedicarvisi maggiormente.
Stefano accompagna alle sue virtù canore altre doti: il carattere allegro, cordiale e aperto, che lo fa apprezzare da tutti e che gli consente d’avere una larga cerchia di amici, grazie anche alla sua comunicativa. La vita professionale vera e propria si è svolta invece alla guida di pullman gran turismo in giro per l’Italia e all’estero. Durante le soste, o a sera dopo cena, non mancava di allietare le comitive con esibizioni canore, apprezzate e applaudite. Per questo, da amici, è stato definito un “Cantautista”.
