di Marco Bagnoli
giugno 2018
Abbiamo incontrato Marco Campominosi per farci raccontare il mondo di AIDO. Marco è perito elettronico presso la sede di Montemurlo della Nuovo Pignone; nel suo futuro c’è l’iscrizione all’Università e sicuramente ci sarà ancora AIDO. Dal 2007 è stato consigliere AVIS, per poi salire di grado e diventare, nel 2016, presidente di AIDO Quarrata, coinvolto dalla prossimità logistica e umana che accomuna le due realtà. La sede di via Bocca di gora e tinaia 67 si è recentemente unita a quella di Serravalle Pistoiese. AIDO è l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule, come cute, ossa, cordone ombelicale.
AIDO nasce il 26 febbraio del 1973 e si occupa di sensibilizzare le persone sul tema delicato della donazione, sull’esempio di quanto già fatto all’estero da associazioni consimili; inoltre promuove la cultura della prevenzione, raccoglie le dichiarazioni e le registra nel SIT, il Sistema Informativo Trapianti.
La sede di Quarrata viene costituita nel 1974, col medesimo obiettivo di organizzare una comunicazione il più possibile chiara ed efficace e rivolta a tutti, con la speranza di potersi affiancare al modello francese, ormai caratterizzato da un sostanziale silenzio-assenso alla donazione. Nel 2017 la sezione di Quarrata e Serravalle aderisce all’iniziativa regionale della “scelta in comune”, quella cioè di indicare sulla carta d’identità la volontà di donare organi. Questo è infatti uno dei quattro modi attraverso cui si può diventare donatori; gli altri sono l’iscrizione all’AIDO, la compilazione di una precisa volontà presso il Servizio Sanitario Nazionale, oppure la compilazione del Tesserino blu, un documento olografo che attesta questa precisa volontà, rilasciato dal Ministero della Salute.
AIDO opera nella comunità e lo fa al suo meglio nell’ambito idealmente formativo per eccellenza, quello della scuola: dal 2018, dopo dodici anni di assenza per mancanza di volontari, AIDO torna infatti tra i banchi a informare i ragazzi della seconda media di Vignole e Quarrata, oltre a quelli più grandi del Liceo artistico Petrocchi. Considerata la delicatezza dell’argomento, la risposta dei ragazzi è stata meno problematica del previsto, evidenziando una sensibilità alla questione che percepisce la donazione quasi come una pratica automatica nella convivenza sociale. L’altro grande spazio dell’AIDO è quello del primo week-end di ottobre, con giornate dedicate appositamente al tema della donazione. In altre occasioni è possibile contribuire all’attività dei volontari ad esempio acquistando le piantine messe in vendita o aderendo ad altre delle iniziative organizzate di volta in volta; in questo non si tirano certo indietro la Dea srl e la Banca Alta Toscana di Vignole.
I donatori iscritti a Quarrata sono circa settecento; i volontari sono dodici, tra i quali non possiamo non ricordare Carla Pecorini, fondatrice assieme alla sorella Luciana e da allora membri attivi del gruppo AIDO. La Toscana vanta quasi un 90% di consensi, dove la “scelta in comune” rappresenta ben l’83% del totale. Gli iscritti all’AIDO in Toscana sono più di 89.600, anche se la volontà dell’associazione non è certo quella di far salire il numero dei propri iscritti, ma sensibilizzare le persone, in modo che possano scegliere liberamente. È bene ricordare che a fronte di circa 3500 trapianti realizzati in Italia in tutto il 2017, all’inizio del 2018 restavano ancora in attesa più di 9100 persone; ogni donatore salva in media quattro persone.