Alfredo Fabbri

Alfredo Fabbri

di Giancarlo Zampini

giugno 2008

Si legge su “La Nazione” a firma di Giancarlo Zampini: “Storia di Alfredo Fabbri e presentazione della mostra che l’artista ha tenuto presso il Polo Tecnologico di Quarrata” il 10 febbraio del 2007. Ecco alcuni brani dell’Articolo: 

(…) Alfredo Fabbri, nato a Grosseto nel 1926, è una colonna portante della cultura pistoiese, non solo quarratina, in possesso di un DNA dove emergono le sue origini maremmane e toscane. Un poeta del colore, dalla tecnica così pura e pulita dove i soggetti rappresentati non hanno mai avuto la necessità di essere tradotti. Trapiantatosi giovanissimo a Quarrata, Alfredo si è inserito immediatamente nella comunità locale, costruendo una infinità di amicizie che non ha mai abbandonato. In possesso di un carattere ed una solarità tale che poteva benissimo essere stato interprete di un film, “toscanissimo”, come “Amici Miei”. Un artista che si è sempre distinto per la sua disponibilità, per la sua ironia, la sua tolleranza, l’amore per la vita. Un pittore senza invidie, insolitamente amato dai colleghi, si chiamassero Bruno Saetti, Carlo Carrà, Renato Guttuso, Frank Rinaldo Burattin, ecc.. (…)

Uno stile inconfondibile. Abbiamo già detto che la pittura di Alfredo Fabbri è leggibile, crea emozioni alle persone di tutti i ceti sociali e culturali. (…)

Da Gino. Alfredo Fabbri amava frequentare assieme agli amici il ristorante di Gino alla Bussola, oggi condotto magistralmente dal figlio Moreno: delle grandi mangiate, sempre con un menù tassativamente toscano. Il ritrovo è sempre stato il mercoledì, ognuno degli amici sapeva benissimo che in quel giorno da Gino si sarebbe trovato Alfredo, non c’era bisogno di telefonate preventive. Non a caso il ristorante è un piccolo museo dedicato ad Alfredo, tante sono le testimonianze ed i quadri appesi alle pareti.

La “Lunetta”. Durante una delle tante cene ad Alfredo venne la geniale idea di istituire un premio, iniziativa subito avallata da Gino. Così andarono i fatti: “Non si può pensare solo a mangiare, disse Alfredo ai suoi amici, è importante soddisfare il corpo, ma ancora di più lo spirito”. Nacque così, una trentina di anni fa, il premio “La Lunetta”, un ago stilizzato d’argento (nel quotidiano usato dai tappezzieri quarratini) destinato a persone di cultura del panorama internazionale. Un successone visto i destinatari che si sono succeduti, fin dalla prima edizione quando il premio fu consegnato a Riccardo Muti, in seguito a Mario Luzi, Gina Lagorio, Lando Bartolini, Tommaso Paloscia, Pamela Villoresi, Alessandro Benvenuti, Vannino Chiti, oggi ministro, ecc. Al riguardo, fece scalpore l’iniziativa di Alfredo che una quindicina di anni fa destinò una edizione speciale della “Lunetta” ad un cane di Montecatini, che rimasto orfano del proprio padrone non lo abbandonò un solo minuto, seguendo il feretro fino al cimitero. Una decisione quella di Alfredo che poteva stupire solo coloro che non conoscevano il suo cane, accudito e curato per oltre venti anni.

Marì. Una grande donna, di straordinaria classe ed eleganza, di grande cultura, nel quotidiano insegnante e preside di scuola media, oggi in pensione: questa è Marì, moglie di Alfredo, madre dei suoi tre figli. Una figura importante, che è stata vicina al marito artista per tutta la vita, oggi ancora di più nel momento del bisogno. Marì ha il grande merito di avere ispirato e dato serenità ad Alfredo: una vera complice, che ha favorito e condiviso tutto il percorso artistico.

Alfredo e i mercanti. Non c’è mai stato un grande rapporto d’amore fra i mercanti d’arte e Alfredo Fabbri. “Affidare ad altri la divulgazione del mio lavoro non mi è passato mai per la mente, usava dire Alfredo agli amici. Se uno vuole vedere un mio quadro o acquistarne qualcuno venga a casa mia, sarò felicissimo”. Ma Alfredo non ha mai avuto bisogno di partner commerciali, i suoi quadri sono esposti in tutto il mondo: Al Museo d’Arte Moderna di Firenze, la Galleria dei Ritratti degli Uffizi, La Galleria Civica di Venezia. Inoltre è presente con una nutrita produzione grafica nel Museo d’Arte Moderna di Parigi, Stoccolma e New York, nel Museo Spagnolo di Arte contemporanea a Madrid, nel Museo d’Arte Figurativa di Mosca, ecc.

Il mondo conosce bene Alfredo Fabbri. Hanno scritto di Alfredo tanti critici e persone di cultura, quasi tutti diventati nel corso degli anni veri amici. Ne citiamo alcuni: Piero Bigongiari, Gastone Breddo, Francesco Gurrieri, Mario Luzi, Giovanni Michelucci, Giulio Andreotti, Carlo Cassola, Dino Carlesi, Indro Montanelli, Susanna Agnelli, Enrico Paolucci, Nicola Risaliti, Pierandrea Vanni, Pier Francesco Listri, Geno Pampaloni, Ernesto Treccani, Maria Eletta Martini, Giovanni Bassi, Renato Biason, ecc..(…)

Concludendo. Alfredo Fabbri è malato, prossimo agli 81 anni. Nostra intenzione è stata quella di riproporre all’attenzione della gente la figura di un grande personaggio che non può essere più messaggero di se stesso. (…)

Per le foto di questo articolo si ringrazia  Marcello Fabbri (figlio dell’Artista).

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