di Giancarlo Zampini
marzo 2010
Nella fotonotizia del n°0 di NoidiQua (anno 2008), si poteva vedere il Fosso Quadrelli di Olmi in piena. L’articolo annunciava l’inizio dei lavori per la cassa di espansione di Olmi. Il titolo della pagina, che riportava interamente l’articolo pubblicato sul quotidiano “La Nazione”, era Sicurezza Idraulica. Ebbene, un titolo ancora attualissimo come leggerete in seguito, visto quanto è successo dal giorno prima di Natale ad anno nuovo: pioggia a catinelle, argini franati, case allagate, di tutto e di più. Un evento meteo che ha fatto seguito a nevicate e temperature a meno 15 sotto zero come non si registravano dal 1985.
Perché torniamo sull’argomento? Per sottolineare che non ci siamo ancora dotati di quella “Sicurezza Idraulica” di cui la piana ha urgente bisogno. Per accelerare questo obiettivo si stanno adoperando il Comitato Civico per Ombrone di Ferruccia ed il Comitato di Olmi. Il primo ha prodotto anche un esposto alla procura per verificare se nell’ultimo evento natalizio ci sono state responsabilità da parte della provincia, comune e Consorzio di Bonifica Ombrone Bisenzio. Intanto anche il torrente Stella presenta cedimenti di argini all’interno del letto per un lunghissimo tratto che va dal ponte di via Montalbano a Valenzatico.Insomma, non termina un’emergenza che ne comincia un’altra! Secondo i tecnici del Consorzio serve programmazione e tanti soldi perché gli argini sono vecchi, composti in larga misura di sabbione. Per adesso non ci rimane altro che sperare nel bel tempo. Gli interventi annunciati avranno una copertura appena sufficiente per sanare alcune priorità, ma per dare totale sicurezza a tutta la piana servirebbero milioni di euro, che non ci sono.