di Serena Michelozzi
giugno 2023
Anita Provenzano, quarratina 19enne, dopo aver terminato gli studi al Liceo Artistico con l’indirizzo di Discipline Pittoriche, ha deciso di lavorare insieme al suo babbo, Gustavo Provenzano, titolare della Guti Metal, per un anno… come fabbro! Curioso il percorso che l’ha portata a questa scelta, per alcuni versi inusuale per una giovane ragazza come Anita.
«Grazie ad alcuni professori della mia scuola ho imparato in seconda liceo ad utilizzare un programma 2D -3D di disegno tecnico, utilizzato anche negli studi professionali, così come altri programmi di progettazione, approfondendo quelli che già conoscevo. All’inizio mi sono dunque proposta di svolgere lo stage alternanza scuola – lavoro presso l’azienda di famiglia, applicando gli insegnamenti della scuola sulla progettazione delle opere in ferro. L’ultimo anno di liceo un professore ci ha spiegato come oggi, in certi lavori, non sia più importante il genere, quanto la persona stessa, in quanto spesso si utilizzano macchinari che hanno solo bisogno di una Persona con le capacità di guidarla… Sono dunque tutti questi aspetti che mi hanno convinto a intraprendere il lavoro di Fabbra. Un lavoro in cui non ci si annoia mai, ricco di tanta creatività ed ingegno» ci spiega Anita Provenzano, che ha imparato a mandare il taglio plasma, a piegare, saldare, elettro-appuntare, comporre, forare, donando a tutte le sue creazioni dettagli che hanno fatto la differenza, rendendo una determinata opera speciale e differente dagli standard. Il lavoro di Fabbra le è anche servito, in senso metaforico, a saper raggiungere i propri obiettivi con i mezzi a propria disposizione.
«Il mestiere di fabbro viene comunemente associato ad una figura che batte il ferro dalla mattina alla sera, invece ormai non è più così, in quanto la professione nel tempo si è fortemente evoluta e sviluppata, grazie all’utilizzo di macchine che facilitano e velocizzano il lavoro, e con la possibilità di poter effettuare creazioni sempre più particolari, sviluppando il lato creativo di ciascuno di noi. Non sono necessarie particolari attitudini, ma tanta voglia di lavorare e concentrazione nella lavorazione delle opere» ci racconta Anita, che dopo aver svolto il mestiere di Fabbra da Luglio 2022 (dopo appena essersi diplomata) ad Aprile 2023, ha poi deciso di raggiungere altri suoi sogni, quali lo studio della psicologia criminale con l’obiettivo di entrare nelle forze dell’ordine dove è già sua sorella Alice.
In bocca al lupo alla nostra giovane Anita, ricca di passioni e sogni da realizzare!